Consiglio dei Ministri, Commissariato il Comune di Simeri Crichi.

Il Municipio di Simeri Crichi

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, alla luce degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Simeri Crichi (Catanzaro), e il conseguente affidamento della gestione del Comune a una Commissione straordinaria per la durata di 18 mesi. È quanto è possibile apprendere dal comunicato stampa appena diramato a margine della seduta del Consiglio dei Ministri n.33 tenutasi nel pomeriggio di oggi a Palazzo Chigi.

Una notizia che investe violentemente l’intera comunità che ora dovrà conseguentemente rinunciare alle elezioni amministrative che avrebbero dovuto tenersi nelle giornate di domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021.

Si conclude, così, nel peggiore dei modi, la vicenda iniziata lo scorso 14 maggio con l’insediamento di una Commissione d’accesso antimafia nell’ente comunale. Ora, affinché la deliberazione del Ministro Lamorgese abbia effetto, bisognerà prima attendere l’apposito decreto del Presidente della Repubblica e la conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

MOTIVAZIONI

Relativamente alle motivazioni che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale di Simeri Crichi, come previsto dal comma 4 dell’art.143 del TUEL, le stesse sono contenute in modo analitico nella proposta che il Ministro ha presentato al CdM e che farà pervenire al Presidente della Repubblica, nonché nella relazione stilata dal Prefetto di Catanzaro. Le stesse potrebbero essere pubblicate come allegato in Gazzetta Ufficiale. Si usa il condizionale in quanto, il medesimo articolo, nel suo comma 9, stabilisce altresì che gli allegati in questione siano pubblicati in Gazzetta, «salvo che il Consiglio dei ministri disponga di mantenere la riservatezza su parti della proposta o della relazione nei casi in cui lo ritenga strettamente necessario».

Nella proposta avanzata dal Ministro Lamorgese al Presidente Mattarella, ancora non resa pubblica, dovrebbero essere altresì indicati gli amministratori ritenuti responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento, gli stessi che, a norma del comma 11, non potranno essere candidati a nessun tipo di elezioni in relazione ai due turni elettorali successivi allo scioglimento stesso, ma solo se la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo.

Lo scioglimento del Consiglio Comunale comporterà quindi la cessazione dalla carica di consigliere, di sindaco, di componente delle rispettive giunte e di ogni altro incarico comunque connesso alle cariche ricoperte, anche se diversamente disposto dalle leggi vigenti in materia di ordinamento e funzionamento degli organi predetti.

IN ATTESA

In attesa del perfezionamento dell’iter procedurale del decreto di scioglimento del Presidente della Repubblica, il Consiglio Comunale potrebbe mantenere invariate le sue funzioni oppure potrebbe intervenire un apposito provvedimento del Prefetto di Catanzaro con cui vengono sospesi i poteri del Consiglio con conseguente e momentaneo affidamento dell’Ente ad una Commissione prefettizia.

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Pubblicato da Redazione

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