La solidarietà bussa alle porte di Simeri Crichi e i cittadini rispondono unanimi ad un appello che si alza dagli ospedali di tutta Italia. All’emergenza Covid-19 che ieri sera ha portato alla drastica chiusura dei confini calabresi, sin dall’inizio si è accostata anche quella relativa alla carenza di donazioni di sangue, una necessità di vitale importanza per coloro che, per svariati motivi, necessitano quotidianamente di trasfusioni. L’appello si è naturalmente esteso anche alla regione calabrese e una lunga serie di video-messaggi sono stati lanciati dall’Avis che in prima linea si adopera a garantire, sul territorio nazionale, quell’autosufficienza che permette di salvare una miriade di vite umane.
La carenza di sangue è certamente dettata dalla paura di presentarsi presso i centri trasfusionali o comunque presso le aree di raccolta sul territorio, cercando di mantenere fede a quella disposizione che invita a non lasciare le proprie abitazioni per evitare ogni contagio. Ecco allora l’invito, anche dalle più alte cariche dello Stato, ad uscire solo per effettuare un gesto tanto grande come quello della donazione, un gesto che Simeri Crichi, da anni, compie con amore e umiltà, ben consapevole dell’infinita valenza di questo atto gratuito e volontario. La paura è stata allora messa da parte, quest’oggi, e la cittadinanza locale ha risposto in modo straordinario all’appello, presentandosi in 49 per effettuare la propria donazione di sangue, tutti mossi da uno spirito di solidarietà che da sempre li anima e oggi ancor di più non hanno avuto il minimo dubbio su ciò che avrebbero compiuto.
Sono comunque tantissime le donazioni settimanali e mensili organizzate dall’Avis, tutte donazioni alle quali è possibile accostarsi in completo anonimato e con la certezza di offrire un dono encomiabile a chi ne ha bisogno.
