Era rientrata tra le molteplici cause che portarono al commissariamento del Comune di Simeri Crichi ed oggi, a distanza di quattro mesi dall’arrivo della Commissione straordinaria, quel bene confiscato ai danni di Giuseppe Mazzagatti, sito in contrada Apostolello di Simeri Crichi, viene ufficialmente trasferito nel patrimonio comunale per finalità sociali-istituzionali.
A comunicare l’avvenuto trasferimento all’Ente comunale è l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità che ha dunque accolto la delibera della Commissione straordinaria con poteri di Giunta con cui, lo scorso 8 ottobre 2021, richiedeva l’assegnazione dell’immobile per le finalità già enunciate.
Dopo la trascrizione del provvedimento di confisca in favore dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, il bene in questione, avente un valore complessivo di 64.272,40 euro, era stato difatti destinato alla vendita per mancanza di interesse da parte degli Enti richiamati alla Conferenza di servizi svoltasi il 13 luglio del 2017.
Tra questi vi era anche il Comune di Simeri Crichi che «nonostante i ripetuti solleciti dell’ANBSC – si leggeva nelle motivazioni che il Ministro dell’Interno notificava al Presidente della Repubblica nell’agosto scorso chiedendo il commissariamento dell’ente – l’amministrazione comunale ha rifiutato di acquisire [l’immobile], giustificando tale disinteresse con l’insostenibilità degli annessi oneri di gestione».
Con il rinnovato interesse del Comune tramite la Commissione straordinaria, l’ANBSC, ha quindi riaperto la Conferenza di servizi relativa alla Regione Calabria e nella riunione del 29 novembre 2021, ha deliberato il trasferimento dei cespiti nel patrimonio indisponibile del Comune di Simeri Crichi.
I prossimi passi muoveranno innanzitutto con la trascrizione dell’atto che dovrà avvenire nei prossimi dieci giorni e successivamente, sarà la Commissione straordinaria ad indicare in che modo impiegare l’immobile e verso quale specifica finalità.