Basso Profilo, La Cassazione revoca i domiciliari all’ex assessore Saverio Brutto

L’ex assessore di Simeri Crichi Saverio Brutto

È durata circa otto mesi la detenzione domiciliare dell’ex assessore al turismo ed all’ambiente del comune di Simeri Crichi, Saverio Brutto e del padre, Tommaso, ex consigliere comunale di Catanzaro. La Corte di Cassazione ha difatti annullato senza rinvio l’ordinanza di custodia cautelare e quella del Tribunale delle Libertà a cui, dal gennaio di quest’anno, erano sottoposti padre e figlio, coinvolti entrambi nell’ambito dell’inchiesta “Basso Profilo” coordinata dalla Dda di Catanzaro.

Ai Brutto, gli inquirenti, imputarono «un auspicio volto ad avere un guadagno analogo a quello del Luogotenente della GdF, D’Alessandro, che li portava a mettere in contatto quest’ultimo con l’imprenditore delle cosche, attraverso promesse di “entrature” da realizzare con il contributo del segretario Regionale in Calabria dell’UDC, Franco Talarico che, a sua volta, avrebbe coinvolto un europarlamentare e altri politici nazionali. Talarico, insieme ai due politici locali – si leggeva nelle ordinanze della Dda – guardavano a Antonio Gallo come imprenditore di loro riferimento per l’aggiudicazione di grossi appalti per i quali il loro guadagno sarebbe consistito in una provvigione del 5%».

Rispetto alle accuse mosse dagli inquirenti dal momento in cui scattò il blitz, ai Brutto venne dapprima revocata l’aggravante mafiosa, riqualificando il reato in associazione semplice ma mantenendo gli arresti domiciliari per entrambi, oggi, invece, la Cassazione ha accolto le tesi dei legali dei due politici catanzaresi, rimettendo in libertà i Brutto che restano comunque in attesa del procedimento giudiziario.

Pubblicato da Redazione

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