25 Aprile, Resistenza e libertà narrate dagli alunni di Simeri Crichi, Soveria e Cropani

In occasione del consueto e sentito anniversario della liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, gli alunni dei diversi plessi delle scuole secondarie di primo grado afferenti l’Istituto Comprensivo “Cropani – Simeri Crichi”guidato dalla Dirigente scolastica, Antonella Mercuro, hanno riflettuto a fondo sulla festività del 25 aprile, soffermandosi in particolar modo su uno dei più noti brani della resistenza partigiana: Bella Ciao. Lo hanno fatto con pensieri, disegni, poesie ed interpretando in modo esemplare ogni aspetto intrinseco racchiuso nel canto della tradizione popolare italiana, divenuto, a livello mondiale, simbolo di resistenza e libertà. Nei giorni che hanno preceduto la festa odierna, gli alunni, grazie all’intenso lavoro dei propri docenti, hanno toccato molteplici aspetti di questa ricorrenza, con incontri, riflessioni e ricerche volte ad imprimere maggiore consapevolezza tra le future generazioni.

Ecco alcuni lavori pervenuti alla nostra redazione che, con estremo piacere, vogliamo proporvi.


PENSIERI E RIFLESSIONI

Bella ciao è la colonna sonora di una celebre serie Netflix, conosciutissima tra noi giovani: La casa di carta.

In questa serie la canzone Bella ciao accompagna tutti i momenti più significativi, perché rappresenta l’idea principale alla base della vita del protagonista, e cioè l’idea della resistenza, intesa come forza, coraggio e capacità di resistere alle difficoltà, riuscendo a risolverle, anche superando i propri limiti .

E questo è quello che hanno fatto i partigiani, che hanno lottato per noi, per la nostra libertà, superando i loro limiti… e grazie a loro, noi oggi siamo qui, a festeggiare la liberazione del nostro Paese, avvenuta in quel non poi  così tanto lontano, 25 aprile.”  

III A Secondaria – Simeri Crichi

 

Questa canzone racconta la storia e la sofferenza italiana.

Mentre l’ascolto, il suo suono, la sua melodia, mi fanno riflettere molto sull’umanità e sul suo passato, ma soprattutto, su quanto sia bella l’Italia e i suoi abitanti.

E’ una canzone che per noi italiani è un tesoro immenso, perché appartiene alla nostra storia, è  simbolo della libertà, quella stessa libertà che purtroppo oggi ci stanno togliendo…

Raffaele, IIB

 

“Bella ciao

CIAO all’estremismo e all’opposizione

CIAO alle dittature

CIAO al razzismo

BENVENUTA LIBERTÀ! BELLA LIBERTÀ!”

Giorgio

 

“Ascoltando questa canzone, provo un senso di tristezza pensando che tanti uomini hanno combattuto anche a costo della vita, per la libertà di un’intera nazione…

E allo stesso tempo, mi sento grato nei confronti di tutti loro e penso al loro coraggio con tanta ammirazione” 

IIB Scuola Secondaria – Cropani Marina

 

Bella ciao, mi fa pensare alla libertà che oggi abbiamo di poter esprimere le nostre idee, di poter agire , di poter decidere, anche se sempre rispettando gli altri.

E mi fa pure pensare che purtroppo, nel mondo, non tutti hanno questa libertà: ci sono posti dove chi si ribella alle dittature, viene arrestato e a volte torturato”  

IIC Scuola Secondaria – Cropani Marina

 

“Ognuno di noi può dare un contributo alla salvezza del mondo, oppure essere complice della sua rovina”

Vittoria Pia, II B

 

“La frase che mi fa pensare di più nella canzone Bella ciao, è: morto per la libertà!

In passato, sono morte tante persone per la libertà…”

Maria Elena, IC


TRA RESISTENZA E COSTITUZIONE – I ragazzi della Secondaria di Simeri Crichi e Soveria incontrano il presidente dell’ANPI.

Il 25 aprile, anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, è la festa di tutto il nostro Paese, perché rappresenta il trionfo dei valori di libertà, giustizia e democrazia.

Ricordare è sempre molto importante per non ricadere negli errori del passato. 

Per celebrare questa ricorrenza si è svolto nel nostro Istituto guidato dalla Dirigente scolastica Antonella Mercuro, un incontro on-line, rivolto alle terze classi, con il Presidente provinciale dell’ANPI, Mario Vallone in merito al tema “Resistenza e Costituzione”.

Insieme ai nostri docenti abbiamo ascoltato storie di uomini, donne, ragazzi, di persone di diverse classi sociali e diverse ideologie, che hanno messo in gioco la loro pelle per garantire un futuro di pace e di democrazia alle generazioni successive. 

Dalla loro ribellione e delle loro lotte è nata la Costituzione, che rappresenta il pilastro fondamentale della Repubblica, lo strumento che sancisce e protegge i nostri diritti.

Abbiamo dialogato a lungo di valori e diritti, inondando il nostro Presidente dell’Associazione nazionale partigiani di domande, alle quali ha risposto con pazienza, soddisfacendo tutte le nostre curiosità. 

Ci ha spiegato che i padri costituenti ci hanno lasciato una grande responsabilità: essere cittadini partecipi, sorvegliare affinché la Costituzione venga rispettata e attivarci quando ciò non accade. 

Noi riteniamo che indignarsi di fronte a un’ingiustizia e battersi per il bene di tutti, sia il modo migliore per celebrare il 25 aprile tutti i giorni.

III A Secondaria Simeri Crichi

 

La Festa della Liberazione è, secondo me, il giorno più importante in Italia. Giorno 22 aprile con l’associazione “Prima o poi” di cui faccio parte ho avuto l’occasione di partecipare a una videoconferenza organizzata dal comitato provinciale Anpi di Catanzaro sul tema della Resistenza e della Costituzione e questi argomenti mi hanno colpito molto. Secondo me la Costituzione è poco conosciuta da noi ragazzi e non è più ritenuta importante come un tempo, invece bisognerebbe soffermarsi a pensare di più a quelli che sono i nostri diritti e a come sono stati affermati. Nella Costituzione non si parla solo di politica, ma anche di uguaglianza, libertà e democrazia, valori universali che ognuno di noi, nel suo piccolo, deve impegnarsi a coltivare e difendere.

Alessia, II A – Soveria Simeri


25 Aprile : L’Italia resiste anche oggi.

La terza media di Soveria Simeri

Mai come oggi i pensieri rivolti alla resistenza italiana, ai sacrifici che tanti patrioti hanno compiuto per liberare il paese dall’oppressione, al sangue versato per assicurare all’Italia un futuro diverso si applicano più vivi che mai. Il 25 aprile, oggi a distanza di 76 anni, non può che assumere un valore sicuramente più profondo in ragione della particolare situazione che tutto il popolo italiano sta vivendo a causa del Covid-19. Una lunga quarantena, un lockdown inaspettato che comprime le più elementari libertà e in questa fase, sospende, negandoli, alcuni tra i più elementari diritti costituzionali che, prima di questa vicenda, erano considerati assolutamente acquisiti.

Ebbene mai come oggi, 25 aprile 2021, ci si immedesima apprezzando il coraggio e la lotta di chi ha pagato con la propria vita la libertà degli altri. Carlo Manente, nato a Catanzaro Lido, poi sfollato a Tolentino, non ebbe dubbi da quale parte schierarsi durante il ventennio fascista. “il mio antifascismo era netto, viscerale” ribadisce Carlo che per molti anni ha preferito non raccontare gli orrori di cui è stato testimone durante La SecondaGuerra Mondiale, fin quando la sua strada non ha incrociato quella dell’ANPI (associazione nazionale partigiani d’Italia), con cui è sempre in prima fila per narrare la sua storia e per portare nelle scuole, nelle piazze, nei dibattiti e nelle carceri il valore della parola Libertà. La sua storia è legata a quel giorno del 22 marzo 1944 in cui vennero fucilati 31 partigiani (Eccidio di Montalto di Cessapalombo). Alle 7 del mattino iniziano le esecuzioni in gruppo di 5, ma quando arriva il turno dell’ultimo gruppo di cui faceva parte pure Carlo, il tenente nazista sospende tutto per pure questioni pratiche. I corpi dei trucidati bloccavano il passaggio ai camion che dovevano passare; dunque la strada doveva essere sgomberata. Per pure casualità, la vita di Carlo e dei suoi 4 compagni fu risparmiata. Ed inoltre come sempre, quando si parla di Calabria, c’è un’altra storia. Una storia a volte importante che però nel silenzio, nella discrezione, nel non detto, nell’ignoranza rischia di smontarsi da sola. Le donne che avevano combattuto non solo per la libertà, ma anche per affermare un Italia diversa per i loro diritti. I nomi di battaglia di alcune donne sono venute fuori grazie all’ANPI e quindi il 25 aprile celebriamo ogni donna che si ribella! “Il Tempo, il Tempo, insomma porta via la memoria, le immagini, porta via un po’ di tutto, ma come si fa a dimenticare? Non puoi dimenticare! Non puoi dimenticare perché abbiamo passato anni atroci”.

III A – Soveria Simeri 


“BELLA CIAO” – UN INNO ALLA RESISTENZA


Pubblicato da Redazione

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