Vaccini, In attesa 120 anziani di Simeri Crichi tra dosi terminate e l’indignazione dei medici

Somministrazione vaccini

Resta accesa la polemica sulla questione vaccini per i nostri concittadini over 80. Nonostante la campagna nazionale sia già passata alla somministrazione per coloro che hanno compiuto 75 anni, in molti a Simeri Crichi continuano ad attendere la loro prima dose. Sarebbero con l’esattezza circa 120 gli anziani residenti nel nostro territorio comunale che avrebbero già da tempo manifestato, ai loro medici di base, la volontà di sottoporsi alla somministrazione, ma nonostante lo sprint iniziale e le prime vaccinazioni ad opera dei medici Fazio e Scarpelli, ancora non vi sono notizie certe in merito all’arrivo di nuove dosi.

LA VICENDA

Lasciano trasparire tutta la loro indignazione i medici Adolfo Ettore Larosa e Domenico Catizone, i quali, vantando un ampio ventaglio di pazienti in carico, da settimane oramai attendono risposte concrete dagli organi competenti. Raggiunti telefonicamente dalla nostra redazione, i dottori hanno riferito di un incontro avvenuto due settimane fa con l’Amministrazione comunale ed in particolare con il primo cittadino, con l’intento di coordinarsi univocamente per avviare la vaccinazione, nei tempi più brevi, all’interno dell’apposito Centro vaccinale del paese. Nel corso dell’incontro, ci viene riferito, lo stesso sindaco si sarebbe posto quale ponte di comunicazione tra i medici e l’Asp, riferendo a quest’ultima il numero esatto di dosi di cui i medici avevano bisogno. Intanto, però, alcuni medici di base, probabilmente già prima dell’incontro al Municipio, si erano già preoccupati di presentare formale richiesta all’Asp e per questo avrebbero ricevuto le dosi con largo anticipo. I restanti vaccini sarebbero dovuti arrivare nei giorni immediatamente successivi, come promesso dal sindaco, ma così evidentemente non è stato.

I medici Larosa e Catizone, su invito di Mancuso, riferiscono di aver provveduto ad inviare due richieste all’Asp (una i primi di marzo, l’altra circa una settimana dopo), specificando il numero esatto di dosi di cui gli stessi necessitavano. Richieste a cui non è seguita risposta alcuna dall’Azienda sanitaria. A queste, inoltre, domenica 21 marzo, sarebbe seguito un sollecito, anche questo senza riscontro. Intanto, nella giornata di venerdì 19 marzo, il sindaco, sentito il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp, Giuseppe Caparello, avrebbe comunicato ai medici interessati che i vaccini erano terminati e dunque bisognava attendere ancora qualche giorno per ricevere le dosi richieste.

Spazientito per un’attesa deplorevole, uno dei medici, sulla scia dei colleghi che lo hanno preceduto, avrebbe dunque preferito recarsi di persona presso gli uffici preposti dell’Asp catanzarese, richiedendo direttamente le proprie dosi e constatando effettivamente il numero residuo di vaccini messi a disposizione dei medici generici. Sul totale di dosi richieste, infatti, al medico sarebbe stato concesso il solo 30%, costringendo lo stesso a scegliere, tra i pazienti prenotati, quale vaccinare prima. Il medico sarebbe ancora incerto se optare per una scelta in ordine alfabetico, per età o privilegiando chi abbia problemi di deambulazione e dunque costretti al letto. Non si esclude dunque la probabilità che le dosi possano arrivare già in questo fine settimana e le nuove vaccinazioni iniziare quanto prima. 

IL CENTRO VACCINALE

Ulteriori punti interrogativi ha fatto altresì sorgere, nei giorni scorsi, il comunicato dell’Asp in cui vengono indicati i diversi centri vaccinali della provincia e tra i quali non figura quello di Simeri Crichi realizzato presso il Centro Polifunzionale. La questione è stata riportata all’Amministrazione che, probabilmente avrebbe dovuto avanzare richiesta di accreditamento, ma sentito il Dipartimento Asp preposto, lo stesso sindaco riferisce come i punti vaccinali comunicati siano Centri già individuati in passato dall’Azienda sanitaria e dunque nulla avrebbero a che fare con gli spazi messi a disposizione dai Comuni per fronteggiare l’emergenza attuale.

 

Delineata la questione e tirando le somme, da una parte abbiamo dunque la disponibilità dei medici a vaccinare anche nei fine settimana e la loro volontà a ricevere le dosi da somministrare, dall’altra il primo cittadino che riferisce di una interlocuzione quotidiana con l’Azienda sanitaria con l’intento di far arrivare le dosi richieste, il tutto sotto lo sguardo inerme di un’Asp sprovvista di vaccini.

Nella prossima settimana molti nostri concittadini riceveranno la loro seconda dose, completando auspicabilmente l’immunizzazione, mentre ancora un centinano restano nell’incertezza di un vaccino che si spera arrivi il prima possibile.

Pubblicato da Redazione

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