A margine di una riunione protrattasi per tre giorni, il Comitato tecnico scientifico è giunto ad una drastica decisione in merito alla somministrazione dei vaccini della casa AstraZeneca conseguentemente alla riapertura delle polemiche dopo il decesso – seppur non ancora scientificamente correlato – della diciottenne ligure, per una trombosi, dopo aver effettuato il vaccino in questione lo scorso 25 maggio.
Il Cts ha difatti stabilito che il vaccino AstraZeneca potrà essere somministrato solamente ai soggetti che abbiano compiuto i 60 anni e, per gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose con questa tipologia di vaccino, la seconda dose dovrà essere somministrata con il vaccino Pfizer o Moderna.
Gli scienziati del Cts avrebbero esaminato ulteriori e nuovi studi in merito all’incidenza del vaccino sui giovani, arrivando alla decisione relativa alla necessità di sospendere le somministrazioni per questa fascia d’età. Il Ministero della Salute provvederà, nelle prossime ore, a porre in essere una circolare in questo senso, comportando una variazione sostanziale del piano di distribuzione nazionale dei vaccini.
«La Calabria attua pienamente e immediatamente la decisione del Comitato Tecnico Scientifico – ha dichiarato il Dipartimento regionale della Protezione Civile – fermo restando ulteriori specifiche che potrebbero arrivare dal Governo nazionale. Per tute le altre fasce d’età – prosegue il comunicato – si continueranno a seguire le indicazioni del piano vaccinale previste dal Ministero della Salute e dalla Struttura del Commissario Straordinario».