Itinerario culturale e religioso alla scoperta di San Bartolomeo da Simeri

I monaci ortodossi lo scorso anno a Simeri

Mossi dalla volontà del ricordo di un personaggio storico e religioso molte volte dimenticato dalla comunità locale, l’amministrazione Comunale di Simeri Crichi in sinergia con il Comune di Corigliano-Rossano, il prossimo 19 agosto 2020, punterà i riflettori sulla figura di San Bartolomeo da Simeri con la realizzazione di un itinerario culturale inserito in una più ampia opera di recupero storico-archeologico dell’antico borgo nel catanzarese. “Sul Cammino di San Bartolomeo” è il titolo attribuito all’iniziativa che vede al centro l’attenzione e l’interesse dell’associazione “Asperitas” e del suo presidente Lorenzo Chiricò. È difatti questa una delle realtà locali maggiormente votate alla riscoperta delle antiche radici e che, già negli scorsi anni, si era fatta promotrice di attività culturali e religiose volte a ricercare e diffondere l’immagine dell’unico Santo originario del posto.

Rispettato dai principi normanni, esaltato dall’Imperatore bizantino, venerato dalla Chiesa orientale, apprezzato dal Papa e dalla cristianità occidentale, San Bartolomeo fu un vero e proprio ponte tra culture millenarie, tra Oriente ed Occidente, tra cattolici ed ortodossi. Partendo dalla frazione Simeri, l’intento della manifestazione è dunque quello di recuperare la memoria di questo personaggio che tanto lustro diede alle terre di Calabria, «affinché – affermano gli organizzatori – il suo esempio possa guidarci in una nuova epoca all’insegna della tolleranza, della cultura, dell’amore verso il prossimo e del recupero del senso di comunità».

L’evento sarà suddiviso in due momenti. Il ritrovo è previsto per le ore 17 in piazza Matteotti, per poi trasferirsi nelle suggestive Grotte Eremitiche dell’antico quartiere Grecìa, dove avrà luogo una celebrazione religiosa a cura dei monaci ortodossi, per arrivare poi alla monumentale Chiesa di Santa Maria dell’Itria e di Santa Maria Assunta, dove seguirà una seconda celebrazione con rito cristiano presieduta dal parroco Don Francesco Cristofaro. Dopo un momento di rinfresco, nella prima serata, una seconda parte verrà quindi incentrata sulla condivisione delle conoscenze storiche e religiose che ad oggi si hanno sulla vita di San Bartolomeo, con interventi istituzionali da parte dei rappresentati degli enti comunali coinvolti e di esperti del settore quali l’archeologo e bizantinista Giuseppe Hyeraci, l’Abate della Comunità Ortodossa di Stilo Padre Nilo, gli storici Marcello Barberio, Mario Saccà e Silvana Franco, nonché il presidente della Cineteca di Calabria Eugenio Attanasio ed il consigliere dell’Aps Asperitas Salvatore Tozzo. Nel corso della serata si terrà inoltre la proiezione di un documentario dal titolo “In Cammino con Gioacchino”.   

SAN BARTOLOMEO DA SIMERI

San Bartolomeo da Simeri, poi da Rossano, al secolo Basilio, nacque probabilmente tra il 1050 e il 1060 d.C. a Simeri da Giorgio ed Elena che “…illustri per autenticà nobiltà d’animo….” gli diedero, stando al bios, una autentica formazione cristiana. Basilio, malgrado la giovane età,si interessò più alle questioni religiose, divenendo un assiduo frequentatore della Chiesa e dedicandosi all’eremitaggio. Di quest’ultima notizia rimane prova a Simeri nelle grotte presenti ancora oggi sulla rupe tra il quartiere Grecìa e l’abitato, che la tradizione vuole fossero usate da San Bartolomeo come rifugio di riflessione e preghiera. All’età di dieci anni lasciò Simeri, vagando tra i monti della Sila e conoscendo altri asceti, e rendendosi sempre più cosciente della Sua “missione” ovvero restaurare e far rifiorire il monachesimo greco, ridotto in macerie come i suoi edifici. Arriva infine a Rossano dove fonda il grande cenobio del Patir e da cui parte per le sue missioni religiose e diplomatiche nel Mediterraneo: dalla Calabria a Costantinopoli, fino al Monte Athos e poi Roma e lungo l’Italia fino in Sicilia.


Pubblicato da Redazione

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