Scuola, Per Mancuso una scelta imposta. «Montuoro venga a riferire in Consiglio»

Il vicepresidente Montuoro (a sinistra) e il sindaco Mancuso

Prosegue l’agguerrita battaglia politica tra le istituzioni, in merito all’ormai noto accorpamento scolastico dell’Ic “Citriniti” di Simeri Crichi con l’Ic “Dolce” di Cropani. Successivamente alle dichiarazioni rilasciate con una nota stampa dal vicepresidente della Provincia di Catanzaro, Antonio Montuoro e da altri consiglieri provinciali, in cui gli stessi si devano «sorpresi dell’atteggiamento di Mancuso», lo stesso primo cittadino di Simeri Crichi risponde ora agli amministratori provinciali per chiarire ulteriormente la sua posizione ed invitare gli stessi a volerla spiegare anche alla cittadinanza del paese con un pubblico incontro.

La nota stampa del sindaco:

“È mio dovere intervenire sulle dichiarazioni del vicepresidente Montuoro che, stranamente ma in coerenza con il contegno tenuto dal gruppo di minoranza, persevera nel diffondere circostanze inveritiere su un dimensionamento scolastico pensato, coordinato, diretto ed ostentato, con tanto di comunicato stampa, da lui stesso quasi a voler dare una giustificazione ad una sua scelta scellerata che ha suscitato indignazione fra la popolazione di Simeri Crichi.

Ebbene se la seconda carica dell’ente provinciale vorrebbe far credere ai cittadini di Simeri Crichi che il sottoscritto avrebbe acconsentito a creare un danno all’istituto scolastico Benedetto Citriniti accettandone la soppressione afferma una banalissima falsità.

Per come ricordera’ il nostro vicepresidente, egli non ha lasciato alcun margine e/o soluzione alternativa alla soppressione dell’istituto imponendo, inappellabilmente, l’accorpamento di Simeri Crichi con Cropani quale l’UNICA soluzione percorribile.

Se dovessi sbagliarmi siamo tutti ben lieti di conoscere da Montuoro quale strada alternativa avrebbe potuto salvare l’istituto di Simeri Crichi dalla sua soppressione.

Forse quella dell’accorpamento con Zagarise, che ha subito archiviato dopo essere stato richiamato dalla Regione?

Ora ingenerare subdolamente che Simeri Crichi non ha ottenuto la dirigenza scolastica grazie al mio benestare è l’atteggiamento più indegno e di basso profilo che un giovane amministratore possa assumere mentre si affaccia ad una carriera politica di prestigio. Mi sarei aspettato, vista la solerzia che ha avuto nel ripararsi dalle critiche dei miei concittadini per un dimensionamento “sballato”, una risposta seria, tecnica come quella ad esempio fornitami nel corso dell’ultimo incontro.

Ma si vede a questo punto che anche quelle erano balle.

Come si fa, mi chiedo, ad affermare che io avrei accettato una decisione, quella di Montuoro, che è stata prospettata dallo stesso come unica soluzione senza alternativa. Accettare l’unica soluzione prospettata in sede di consultazione ad onor del vero rappresenta una presa d’atto e non una condivisione!

Al contrario, la nota del nostro vicepresidente altro non è che un falso alibi teso ad attribuire anche ad altri una pianificazione che è solo frutto del suo lavoro.

Nessuno del resto, e nemmeno il vicepresidente Montuoro, potrà mai affermare che il sottoscritto abbia mai condiviso di perdere la dirigenza scolastica del paese che amministra.

Ed allora, invece di spiccare voli pindarici inventando giustificazioni implausibili, al posto di Montuoro avrei preso atto che la comunità di Simeri Crichi è rimasta indignata dalle scelte operate e mi sarei adoperato nel cercare soluzioni diverse individuando, per come tra l’altro propostogli, anche quella della proroga della reggenza per un altro anno per individuare altre soluzioni per salvare l’istituto del paese che lo aveva fortemente voluto nel consiglio provinciale.

Ma non voglio dare alcuna lezione di vita al nostro vicepresidente, notoriamente non sono io il suo mentore, e poi vista la giovane età avrà tutto il tempo per fare tesoro della presente vicenda ed in tal modo migliorarsi nelle relazioni istituzionali, ma rammentargli il significato del termine rappresentatività’ risulta a questo punto doveroso secondo il mio punto di vista qualora egli intenda proseguire, con il successo che gli auguro, nella carriera politica a cui si sta affacciando.

E rammentargli che i voti che ha incassato a Simeri Crichi nell’ultima campagna elettorale per l’elezione del consiglio provinciale, di cui oggi riveste la seconda carica, non hanno trovato in lui quella doverosa attenzione che l’esito elettorale gli imponeva, risulta atto dovuto proprio da quel corpo elettorale, quello di Simeri Crichi, che lo aveva fortemente voluto.

Una citazione fa al caso nostro per rendere intellegibile il pensiero.

Temisloche Martinez (prof. Diritto Costituzionale) affrontando il tema della distinzione tra rappresentanza e rappresentatività nel suo manuale ha utilizzato l’esempio della pentola, e distinguendo la pentola piena da quella vuota ha in sostanza affermato che la rappresentanza è la pentola, mentre la rappresentatività ne è il contenuto.

La pentola sarà piena allorquando colui che è stato eletto è stato effettivamente rappresentativo degli interessi di chi lo ha votato al contrario la pentola sarà vuota.

Non c’è dubbio che Martinez con l’esempio in parola abbia voluto rimarcare che non sempre colui che è stato eletto sia stato poi effettivo portatore degli interessi del corpo elettorale di riferimento risolvendosi il tutto appunto in una pentola ma senza contenuto.

Lo rassicuro che Simeri Crichi ha già realizzato quale sia la pentola con la quale ha a che fare e non si farà certamente abbindolare dalle arrampicate sugli specchi per prendere atto di avere fallito nell’appoggiare l’elezione del nostro vicepresidente.

Non so se il suo mentore le farà per questo una tiratina d’orecchie ma il riscontro lo avrà di certo a breve con le prossime elezioni per il consiglio regionale ove – come rammenterà- la sua corrente, ed in particolare il suo mentore, cinque anni fa aveva incassato ben 444 voti.

Caro vicepresidente invece di tacere sulla questione e correre ai ripari per gli errori commessi ha dato adito con la sua nota ad ulteriori momenti di riflessione tra i miei cittadini sul suo ruolo e sul modo sui generis con cui lo interpreta acuendo oltremodo lo scollamento dalla sua figura istituzionale sulla quale tanto si era tanto investito.

Taccia per il futuro sulla presente vicenda con dignità, non utilizzi il sistema dello scaricabarile per giustificare le sue scelte, ed almeno sino a quando non si pronuncerà il tar Calabria sulla legittimità dei criteri adottati dal consiglio provinciale, almeno sino a quel giorno ove magari verrà sentenziata la legittimità del suo operato o forse no ma, nel contempo, anche l’impegno del sottoscritto che non ha lasciato nulla al caso per salvare l’istituto Benedetto Citriniti.

Se poi si parla di porte aperte e confronti costruttivi rammento che le mie porte sono spalancate e da sempre sono aperto al confronto e quale migliore occasione del consiglio comunale fissato per il 23/12/2019 alle ore 10 potrebbe essere il momento per riferire in un dialogo civile gli esatti contorni alla popolazione di Simeri Crichi ovvero l’evoluzione della vicenda ma, soprattutto, 1) se esisteva una soluzione affinché Simeri Crichi mantenesse l’autonomia scolastica e 2) se l’intervento del sindaco poteva sovvertire la decisione poi avallata dal CP.

Ho già dato disposizioni per un invito formale del nostro vicepresidente al consiglio comunale del 23 p.v. con l’auspicio della sua partecipazione per fare chiarezza una volta per tutte.
Va da se’, nell’eventualità di un suo impedimento per quella data, che il sottoscritto sarà ben lieto di organizzare un incontro ad hoc con medesimo odg.

Chi vivrà vedrà e trarrà le opportune conclusioni sul caso”

Il Sindaco di Simeri Crichi
Pietro Mancuso

Pubblicato da Comunicato Stampa

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