L’Italia è campione d’Europa. Festeggiamenti anche a Simeri Crichi

La Nazionale solleva la coppa Euro 2020

It’s coming home? No, it’s coming Rome! Dopo 53 anni la Nazionale di Mancini vince il suo secondo Europeo battendo l’Inghilterra – forte della spocchia del proprio pubblico e dell’opportunità di disputare la finale nel proprio stadio davanti a quasi 60.000 tifosi (appena 6000 quelli italiani) – in un’estenuante finale terminata ai calci di rigore. Vittoria che giunge in una data storica, l’11 luglio, che rievoca i fasti della notte di Madrid al “Mundial” 1982. E da Madrid a Londra sempre sotto gli occhi del Capo di Stato presente in tribuna: 39 anni fa Pertini e oggi Mattarella, apparso più contenuto nell’esultanza rispetto al proprio predecessore partigiano.

La partita

Donnarumma para l’ultimo rigore. Momento decisivo della finale

First reaction shock per gli Azzurri, sotto nel punteggio dopo appena due minuti (gol di Shaw) e impauriti dal clima infernale di Wembley che ha trainato gli inglesi su ritmi altissimi per la prima mezz’ora. Ma gli Azzurri riemergono e dopo un finale di tempo incoraggiante prendono il controllo del gioco e al 67’ Bonucci sfrutta la concitazione in area e beffa Pickford. Il risultato non si schioda fino al 96’ e non si schioderà nella successiva mezz’ora di supplementari, in cui l’Italia soffre l’offensiva dei Tre leoni. Ma ai Tre Leoni saranno fatali i Tre rigori finali della lotteria in cui decisivo è Gigio Donnarumma (già protagonista nella semifinale) eletto miglior giocatore del torneo.

L’Europeo

Gli Azzurri campioni d’Europa

La rincorsa al titolo è iniziata da Roma. All’Olimpico gli Azzurri hanno dominato il girone A, qualificandosi come prima, con prestazioni esaltanti: 3-0 all’esordio contro la Turchia, stesso risultato rifilato alla Svizzera e vittoria di misura sul Galles. Quando nella fase finale il tabellone proponeva avversarie più dure e il gioco si faceva più serio gli Azzurri hanno cominciato a soffrire senza demordere, arrivando alla finale di Wembley grazie alle vittorie su Austria (2-1 ai supplementari), Belgio (2-1 dominando) e Spagna (5-3 dopo i rigori). Poi quello che è successo nella finale è storia.

Il percorso di Mancini

Il CT Roberto Mancini, in carica da Maggio 2018

Non era facile per Mancini sobbarcarsi sulle spalle una Nazionale ferita dalla cocente delusione dell’esclusione dal Mondiale 2018 ed il tecnico di Jesi è riuscito a sollevarla partendo con la ricostruzione di un gruppo affiatato, composto da capisaldi come Chiellini, Bonucci, Verratti, Insigne e scelte coraggiose quali giocatori esordienti o reduci da stagioni non esaltanti. Poi Mancini ha potuto contare su uno staff tecnico di fidati ed espertissimi collaboratori, uno su tutti Gianluca Vialli con il quale ha ricomposto la storica coppia dei “gemelli del gol” che tanti difensori fecero piangere ai tempi della Sampdoria. Gruppo, staff tecnico e scelte coraggiose hanno portato a risultati che difficilmente tifosi e addetti ai lavori avrebbero immaginato in quella amara estate del 2018: fasi finali della Nation League, nuovo record di imbattibilità, nuovo record di vittorie consecutive, primo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali 2022 e da stasera Azzurri sul tetto d’Europa.

I festeggiamenti

Bandiere, carovane di auto e clacson. Via ai festeggiamenti

La vittoria arrivata dopo 53 anni ha scatenato i festeggiamenti in tutte le piazze d’Italia. Anche nel nostro comune, nonostante l’annullamento dell’evento in piazza, clacson, trombette e fuochi d’artificio hanno fatto da sottofondo al trionfo Azzurro.

Pubblicato da Francesco Antonio Pollinzi

Caporedattore centrale.