Consiglio, Confronto acceso tra le forze politiche sulla Commissione d’acceso antimafia

La seduta del consiglio comunale di oggi

Ne era stata richiesta la convocazione dai consiglieri di opposizione della lista “Saverio Loiero Sindaco” e, questa mattina, presso la sala consiliare del Municipio cittadino, il consesso si è radunato per una seduta straordinaria che ha visto soli due punti all’odg, tra cui proprio quello relativo all’apertura di un dibattito inerente l’insediamento della Commissione d’accesso antimafia nell’ente comunale.

Presenti alla seduta, per il gruppo di maggioranza, il primo cittadino Mancuso, il vicesindaco Grande, il Presidente del Consiglio Colao, l’assessore Zangari ed i consiglieri Nania, Talarico e Palaia. Per l’opposizione presenti Nagero e Salerno, mentre per il gruppo indipendente presenziano Garcea e Commisso. Dunque assenti Fabiano e Alberto. Alla seduta prende parte anche il segretario comunale Ursino.

COSTITUIRSI PARTE CIVILE

La discussione non è ancora arrivata all’approvazione del verbale della precedente seduta, quando Colao annuncia un preambolo da parte del sindaco. Mancuso, richiamando difatti la nota relativa alla mancata costrizione di parte civile diffusa dai consiglieri Garcea, Commisso e Alberto (vedi qui), rimarca, come già aveva fatto pubblicamente, il suo personale disappunto, definendo la richiesta «inopportuna e sbagliata», perché, a detta del primo cittadino, tale discussione sarebbe dovuta avvenire nel consesso comunale, guardando alla nota degli indipendenti come ad uno strumento fuorviante. Mancuso ha fatto riferimento ad un «discorso tecnico» relativo all’impossibilità dell’ente di potersi costituire parte civile, rilevando, ancora una volta, il fattore relativo all’assenza del Comune di Simeri Crichi tra i soggetti individuati parte offesa dell’indagine “Basso Profilo”. Quindi ha rimarcato come le condotte imputate all’ex assessore Brutto siano estranee agli ambienti amministrativi e che «l’accesso della commissione è una prassi che la prefettura deve porre in essere nell’ambito di due indagini della Dda catanzarese che vedono coinvolti soggetti operanti nel territorio comunale».

Esprime tutto il suo rammarico il consigliere Garcea relativamente al tenore delle risposte ricevute dal sindaco di seguito al post pubblicato sui social network. «Non mi sarei aspettato un attacco del genere su una richiesta legittima» ha detto il capogruppo degli indipendenti, evidenziando come «il danno subito dall’ente sia tangibile almeno in termini d’immagine», con riferimento alle innumerevoli pagine di cronaca che hanno visto ripetersi il nome del comune di Simeri Crichi.  «Ci saremmo aspettati dal sindaco una difesa per l’immagine del Comune» ha aggiunto ancora Garcea, rilanciando come, lo stesso, in qualità di sindaco e legale di alcuni soggetti indagati e chiamati a processo, avrebbe dovuto, secondo il consigliere, rinunciare ad uno dei due incarichi. «Capisco che in questo senso c’è un imbarazzo personale» ha detto Garcea a cui Mancuso ha risposto di «avere la coscienza apposto» e di come lo stesso «stia sparando solo fesserie».

Da qui si alzano i toni. Mancuso chiede al suo ex consigliere Garcea di individuare e riferire al Consiglio quali siano gli appigli giuridici a sostegno della sua tesi per procedere al costituirsi parte civile, ma il consigliere afferma di non essere ferrato sull’argomento in quanto «non sono un avvocato». Mancuso tuona quindi allo stesso di tacere ed è qui che si infuoca il dibattito con Garcea, fortemente infastidito per l’intimazione ricevuta. Si apre quindi una frastornante schermaglia tra i consiglieri indipendenti e quelli di maggioranza ai quali Garcea rivolge l’appello di intervenire e dire la propria sul punto, ma aggiunge, al contempo, «avete i prosciutti sugli occhi».

Quindi prende la parola il consigliere d’opposizione Nagero, rimarcando come, anche il gruppo “Saverio Loiero Sindaco”, nella precedente seduta, aveva fatto riferimento a tale questione (costituirsi parte civile), ma di come gli stessi abbiamo preferito discuterne nel consiglio comunale «in quanto sede maggiormente opportuna».

Nagero parla di un «dato oggettivo» riferendosi al danno d’immagine che il Comune avrebbe ricevuto a seguito dell’arresto di un suo assessore. Al consigliere vengono nuovamente ripetute, da Mancuso, le medesime dinamiche espresse a Garcea, ma Nagero non si mostra convinto delle delucidazioni del sindaco. «I principali indagati, in questi processi, sono persone intimamente legate alla sua persona» ha commentato il consigliere d’opposizione riferendosi a Mancuso, mentre il sindaco, dal canto suo, risponde di «avere la coscienza pulita» e di come, in caso contrario, non avrebbe atteso ulteriormente a dimettersi. Poi, riferendosi sempre a Nagero, velatamente chiede e fa riferimento ad un accertamento avvenuto durante gli anni di amministrazione dell’avvocato Saverio Loiero (anche se non fa riferimenti diretti alla sua persona). Nagero e Salerno, visibilmente contrariati, evidenziando come «non si sia mai trattato di una commissione d’accesso tantomeno di un commissariamento», mentre Mancuso afferma di essere in possesso di «atti di archiviazione da pelle d’oca». I riferimenti si fanno successivamente all’appartenenza dell’uno e dell’altro. Accuse tra chi ha deciso di abbandonare il gruppo di Loiero e chi di ricandidarsi a sostegno dell’ex sindaco. «Lo rifarei altre mille volte» le parole di Salerno.

E fin qui, incredibile ma vero, la seduta di consiglio non era ancora neanche iniziata.

GESTIONE RIFIUTI

La riunione si apre con il primo dei due punti, quello inerente la gestione del servizio rifiuti con l’adesione al “Consorzio ATO Rifiuti Catanzaro”. «È una decisione alla quale non possiamo sottrarci» afferma Mancuso, che auspica vengano implementati i siti per lo smaltimento dei rifiuti, «evitando quei periodi di emergenza in cui gli stessi non vengono ritirati e si ammassano nel paese».

Cogliendo la palla al balzo, l’intervento di Garcea volto ad evidenziare le problematiche in questo settore. Parte quindi dal divieto di utilizzo delle “buste nere” e si dice poi rammaricato di come non siano ancora stati distribuiti i mastelli originariamente promessi alla comunità. Poi un appunto sul perché, a detta del consigliere, pare che ai villaggi turistici presenti nella zona marittima, venga concesso conferire i propri rifiuti in “buste nere” mentre ai cittadini resta vietato.

Garcea si sofferma successivamente sulla questione “Villaggio Eucaliptus”. «La situazione deve essere gestita e risolta certamente dal condominio – ha detto Garcea – ma l’Amministrazione comunale deve vigilare per regolamentare comunque le problematiche che attanagliano questa zona del territorio». Il sindaco parla di «un’inciviltà diffusa» da parte dei residenti del villaggio che non sarebbero attenti alle norme sulla raccolta differenziata, norme che, a detta di Garcea, probabilmente neanche conoscono per via della loro presenza residua sul territorio.

«Una questione annosa – per Nagero – su cui questa Amministrazione ha incentrato un’intera ed agguerrita campagna elettorale», rilevando come la maggioranza sarebbe dovuta essere più incisiva nell’educare la cittadinanza in questo senso, proponendo, ad esempio, l’istallazione di un maggior numero di telecamere. Al consigliere, il sindaco risponde riferendo come, solamente negli ultimi giorni, il Comando della Polizia Municipale, abbia elevato decine di sanzioni per gli incivili del caso.

ANCORA COMMISSIONE D’ACCESSO

Si giunge finalmente al punto richiesto dai consiglieri di opposizione anche se il dibattito era già stato abbondantemente aperto. Mancuso attende la domanda dei consiglieri ed è Nagero a chiedere il «perché, per la prima volta, una commissione d’accesso si sia insediata nel Comune di Simeri Crichi?». Mancuso rilegge quindi le motivazioni contenute nel decreto prefettizio già notificato in passato, senza addentrarsi in ulteriori particolari di cui afferma di non essere a conoscenza in quanto non sarebbero accessibili a nessun soggetto fuori da quelli preposti alle indagini.

Quindi la domanda diretta di Nagero che, richiamando i già citati legami personali tra il sindaco ed alcuni soggetti cardine delle indagini, chiede se l’Amministrazione possa essere effettivamente coinvolta nelle condotte imputate a questi ultimi. Mancuso non nega il rapporto di amicizia che lo lega ad alcuni imputati ma ne evidenzia la distanza da qualsivoglia condotta illecita.

Per il consigliere Salerno, «l’augurio è che tutto finisca in una bolla di sapone, ma – afferma – se il Comune dovesse essere sciolto, sarebbe una catastrofe per tutti». Poi, come già avvenuto in passato, lo stesso consigliere in seno al gruppo d’opposizione, chiede ancora una volta le dimissioni del sindaco per quanto fino ad ora avvenuto. «Un’azione importante e forte in segno di rispetto per la cittadinanza» sottolinea Salerno, ma il sindaco, forte del suo «avere la coscienza apposto», rigetta ulteriormente la richiesta di dimissioni. «Resterò qui finche qualcuno deciderà le mie sorti» ha affermato il sindaco, guardando ad un possibile commissariamento come ad un «epilogo infausto che danneggerebbe fortemente il programma progettuale stilato dall’amministrazione».

In ultimo ancora l’intervento di Garcea che, parlando in rappresentanza del proprio gruppo, definisce lecita l’istanza avanzata dai colleghi dell’opposizione, nonostante valuti come gli aggiornamenti relativi all’attività di indagine della commissione debbano essere comunicati solo da questa. Sulle dimissioni di Mancuso si dice ulteriormente contrario. «Siamo ormai al termine del mandato e queste sarebbero inutili per una questione di opportunità del paese» ma riferisce come, se si fosse trovato nei panni di Mancuso, avrebbe rimesso sin da subito il mandato al Prefetto, facendo scegliere a questo come comportarsi. Una proposta che Mancuso ha escluso categoricamente in quanto «non prevista da nessuna prassi».

Pubblicato da Redazione

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