“Non lasciateci soli, non lasciateci in balia della burocrazia, non lasciateci vivere con la paura perenne di essere esposti agli eventi alluvionali!”. È questo il grido di aiuto dei cittadini di Simeri Mare, precisamente degli alluvionati che vivono nei Villaggi Ponente, Levante, Conca D’oro, Maestrale e nei Condomini Porto d’Orra, Airone Blu e Campo di Venere che la notte del 4 Dicembre scorso hanno vissuto l’ennesimo allagamento delle loro abitazioni, subendo ingenti danni e tanta paura impressa nelle loro menti visto che per poco non è scappato anche il morto.
Purtroppo bisogna constatare che ad oggi l’intera area che ha subito due importanti alluvioni negli ultimi 4 anni risulta ancora vulnerabile agli allagamenti per lo straripamento del Fosso Fegato e di tutte le acque meteoriche e non solo che giungono da monte verso la marina di Simeri Crichi, ivi compresi la Statale 106 e la Ferrovia.
“Pretendiamo di vivere serenamente e con la certezza che le nostre abitazioni siano al sicuro dagli eventi atmosferici ed idrogeologici – è quanto scrivono i cittadini di Simeri Mare – Siamo stanchi di subire danni ai nostri beni personali ed alle nostre abitazioni che abbiamo acquistato con tanto di sudore oltre agli effetti psicologici che hanno scatenato in noi queste due alluvioni a distanza di così poco tempo”.
“Riconosciamo alla Commissione Prefettizia del Comune di Simeri Crichi ed agli Uffici preposti la disponibilità ad ascoltare le nostre istanze ed aver celermente disposto lo Stato di Emergenza e di Calamità Naturale che a tutt’oggi però non è stato ancora riconosciuto dal Governo Centrale ma come giusto che sia – aggiungono – ora ci aspettiamo fatti concreti, ovvero la messa in sicurezza del territorio”.
“Ci aspettiamo che Regione, Comune e Protezione Civile dialogano tra loro affinché vengano finanziate e realizzate quelle opere necessarie a scongiurare altre alluvioni anziché rimborsarci i danni subiti a distanza di tempo o scontrarci nelle aule di tribunale. Il nostro unico desiderio – ribadiscono – è quello di tornare a vivere serenamente nelle nostre abitazioni e vedere finalmente Simeri Mare svilupparsi così come abbiamo sempre immaginato nel momento in cui abbiamo scelto di venire a viverci”.
“Contiamo che prevalga la sensibilità dell’uomo anziché la burocrazia dei pubblichi uffici – concludono – e ci restituiscano al più presto quella serenità che abbiamo perso dal 5 Novembre 2018 ad oggi”.