Gazzetta del Simeri! Cambiamo nome, restiamo ragazzi ma con l’identità del territorio

Il nuovo logo

Sappiamo già a cosa probabilmente starete pensando: superati i 10 anni, i ragazzi della Gazzetta credono ora di esser cresciuti. Possiamo assicurarvi che ci sentiamo più giovani che mai e l’esperienza maturata in questi primi dieci anni, ci ha arricchiti a tal punto da farci comprendere come importante, per il nostro prosieguo, sia dare un’identità al nostro piccolo sito d’informazione locale.

L’idea di voler mutare il nome della testata, un nome che ci accompagna dal 2010, dai banchi di scuola, possiamo assicurarvi che non è stata semplice da intraprendere. Innumerevoli sono stati, difatti, i dubbi se la scelta fosse effettivamente quella giusta. La comunità e non solo oramai aveva fatto abitudine nell’identificarci con questo nome, ma siamo al contempo consapevoli di come ogni decisione vada ponderata e condivisa in primis con quella redazione che, con costanza ed impegno, da dieci anni continua a dare il supporto necessario alla crescita del sito.

Abbiamo vagliato numerose proposte analizzando fatti, avvenimenti, luoghi ed eventi che caratterizzano il nostro vasto territorio comunale. Ciò che abbiamo condiviso sin dall’inizio è l’immutabilità dell’incipit “Gazzetta”. Non possiamo fare a meno di identificarci come Gazzetta, e non sapremmo fare altrimenti, consapevoli di come avrebbe mandato nell’oblio il lavoro divulgativo e conoscitivo fatto in questi anni. Ora bisognava trovare qualcosa che unificasse l’intero territorio, dalla collina alla costa passando per le vari frazioni. Abbiamo così escluso le varie località per non identificarci in un solo luogo. Abbiamo escluso monumenti e luoghi. Finché non si è palesata, come un fulmine a ciel sereno, l’idea di un qualcosa che, in modo del tutto naturale, ci caratterizza, ci collega e ci unisce.

Il fiume, simbolo dello scorrere inarrestabile dell’acqua, che scandisce il passare del tempo, diviene così la nostra fonte di ispirazione. Lo abbiamo voluto paragonare alla notizia, quella notizia che scava anche la roccia, che si fa strada, impavida, tra mille insidie e riesce alla fine a sfociare, libera e impetuosa, nel mare della conoscenza. Panta rei (πάντα ῥεῖ, “tutto scorre”). Una notizia quindi fugace, effimera, la quale, nonostante la rilevanza che questa possa portare con se, in breve tempo diviene già passato e non può ripetersi.

Da oggi avremo un’identità e chi si troverà a leggere un nostro articolo, un servizio o un’intervista, saprà che i ragazzi che l’hanno curata arrivano dalle sponde del Simeri, un corso d’acqua che dal monte Pietra Posta dell’acrocoro della Sila Piccola, percorre 45 chilometri passando per sei diversi comuni, fino a gettarsi nelle braccia del Golfo di Squillace.

La “Gazzetta del Simeri” sarà il nome con cui, all’unanimità, abbiamo voluto ribattezzare la nostra testata. Potrà sembrare inizialmente strano, magari inadatto, è la stessa sensazione che abbiamo provato noi stessi. Ci faremo l’abitudine.

Così, se Plinio il Vecchio aveva dunque ragione nel definirci un tempo navigabile il “simirus”, oggi ci proveremo anche noi a sfruttare le sue acque, per garantirvi, ancora, un fiume di notizie le cui acque non saranno mai inquinate.

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Pubblicato da Filippo Coppoletta

Direttore responsabile.