Autovelox, Il Comune impugna la sentenza per mancata analogia. Le associazioni insorgono

Autovelox Simeri Crichi (credits G. Martino)

Continua ad infittirsi la questione relativa all’autovelox installato al chilometro 194+225 del comune di Simeri Crichi. Dopo l’eclatante notizia degli scorsi giorni, con cui si annunciava la sentenza del Giudice di Pace di Catanzaro che aveva accolto il ricorso presentato da legale rappresentante di un sanzionato automobilista, dichiarando illegittime le multe del dispositivo eseguite sulla corsia opposta a quella in cui il rilevatore era installato, oggi una precisazione del primo cittadino, Pietro Mancuso, riapre nuovamente la questione circa la legittimità del ricorso.

I DUBBI DELL’ORGANIZZAZIONE

Nella giornata odierna, proprio a seguito della sentenza del GdP sopra richiamata, una delle più importanti e attive organizzazioni di volontariato del territorio, “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, aveva annunciato, tramite un comunicato stampa, la volontà di entrare in possesso della sentenza in questione e, tramite i propri partner legali, di intraprendere un ricorso presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con l’intendo di avviare un’azione legale di rilievo internazionale «al fine – scrive l’organizzazione – di ottenere una condanna esemplare che possa divenire da monito a quelle Amministrazioni Comunali che pur di fare cassa utilizzano in modo inopportuno il tema della sicurezza stradale». L’organizzazione aveva definito altresì stucchevole il comportamenti di sindaci e Comuni i quali, «invece di denunciare l’Anas Spa per lo stato comatoso e vergognoso in cui versa la strada Statale 106, pensano a far cassa sulle spalle dei cittadini adottando sistemi atti a sanzionare gli automobilisti con la scusa della “sicurezza stradale”».

IL COMUNE IMPUGNA LA SENTENZA

Dall’ennesimo sollecito pubblico, ecco allora la nota di chiarimento a firma del sindaco Mancuso, il quale, ha definito «un dovere ritornare sulla vexata quaestio afferente la legittimità dell’autovelox di Simeri Crichi, per ribadire – scrive il sindaco – che sono arciconvinto della bontà del servizio e auspico per primo che l’Associazione Vittime della strada 106 lo proponga seriamente il ricorso, anche se tutto ciò mi lascia un po’ perplesso». Nella sua nota, Mancuso ha difatti rimarcato come, da quando l’autovelox è stato installato non si sarebbe più registrato alcun incidente nel tratto di Simeri Crichi della statale ionica, definendo quindi «grave» la presa di posizione da parte della predetta Associazione «che va ad attaccare l’onorabilità e la reputazione di tutta l’amministrazione e degli uffici di Simeri Crichi. Ma su questo – scrive Mancuso – al momento ci si riserva ogni opportuna azione nelle Sedi appropriate».

Riferendosi poi al presidente dell’organizzazione, Fabio Pugliese, il sindaco avanza il consiglio a voler «verificare bene le carte prima di cimentarsi in voli pindarici (ed economici) e non basarsi su di una sentenza del Giudice di Pace che è stata appellata».

Da qui il chiarimento di Mancuso che specifica come la sentenza della Corte di Cassazione richiamata dal GdP di Catanzaro riguarderebbe il caso del comune Macchia D’Isernia che, nella fattispecie, secondo quanto scrive il sindaco, avrebbe violato il progetto Anas assentito dal Prefetto d’Isernia ed invece di installare due rilevatori, uno per corsia, ne ha installato uno solo bidirezionale. «La mancata rispondenza al progetto ha determinato – per come dice la Cassazione – la “nullità derivata” di tutte le contravvenzioni rilevate sulla corsia in cui non era stato realizzato il rilevatore autovelox».

Nel caso del progetto di installazione dell’Autovelox di Simeri Crichi, scrive invece Mancuso, lo stesso guarderebbe all’installazione di un solo rilevatore bidirezionale, su di un solo lato (visto che è bidirezionale): «ciò che è stato effettivamente realizzato».

«Ne discende che i due casi non sono affatto analoghi» afferma il sindaco, auspicando quindi che «il coordinatore dell’ufficio del Giudice di Pace di Catanzaro intraprenda i dovuti provvedimenti sulla questione attraverso un’uniformità di giudizio ed acclari una volta per tutte quanto emerge dall’incartamento relativo all’istruttoria dell’installazione dell’autovelox a Simeri Crichi».

A tutti coloro che dovessero ricevere un verbale per eccesso di velocità dal comune di Simeri Crichi, Mancuso, infine, ha voluto quindi consigliare di «sottoporre al proprio legale di fiducia il contenuto del presente comunicato al fine di confrontarsi puntualmente sugli aspetti giuridici sottesi alla fattispecie in esame».

Pubblicato da Redazione

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