Sosta abusiva sui parcheggi per disabili a Simeri Crichi: “Senza vergogna né rispetto”

“Ho letto nei giorni scorsi il resoconto dell’ultimo consiglio comunale di Simeri Crichi e ho notato con piacere che è stata menzionata anche l’indecorosa questione traffico e parcheggi nel centro cittadino. A questo proposito non posso più restare in silenzio e spero che la nuova Amministrazione, di concerto con gli organi di Polizia municipale, possano intervenire anche sulla deplorevole mancanza di rispetto che tanti cittadini hanno verso soggetti affetti da disabilità che ripetutamente si ritrovano privati del diritto a parcheggiare in determinati posti da chi questo diritto, per sua fortuna, non deve vantarlo“.

Sono le parole con cui si apre la lettera indirizzata alla nostra redazione da parte di un cittadino con a carico un parente affetto da disabilità che lamenta come i cosiddetti “parcheggi gialli” vengano ripetutamente e abusivamente occupati da persone che non ne posseggono il diritto e l’autorizzazione.

“In un piccolo centro come il nostro – scrive ancora il cittadino – non sono tanti i parcheggi riservati a soggetti affetti da disabilità ma i pochi realizzati consentirebbero almeno di svolgere azioni ordinarie di vita quotidiana. Mi riferisco particolarmente a tre parcheggi che reputo più importanti: quello collocato in via Cavour nei pressi dell’ex edicola, quello dinanzi l’ufficio postale del paese e quello dinanzi la chiesa parrocchiale. I parcheggi in questione – oltre ad essere incivilmente e scostumatamente occupati da nostri cari concittadini il cui comportamento li qualifica per il rispetto che hanno verso le persone disabili – si presentano anche deteriorati dal tempo: le strisce gialle sono scolorite, la segnaletica orizzontale è incompleta e alcuni sono anche sprovvisti di apposito segnale stradale verticale.

Mi auguro che, a seguito di questo sollecito, le istituzioni locali possano intervenire non solo ripristinando i parcheggi in modo consono ma vigilando maggiormente affinché gli incivili cittadini possano imparare (e forse una sanzione sarebbe utile) il rispetto verso l’altro”.

Pubblicato da Redazione

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