Sfilano in 24, orgogliosi ed al contempo emozionati. Raggiungono il centro della scena per ritirare la loro onorificenza: meritata, sudata, guadagnata. Sono i 24 calabresi che oggi hanno ricevuto presso il Palazzo della Prefettura di Catanzaro, la decorazione insignita dal Capo dello Stato che li ha nominati Maestri del Lavoro con le “Stelle al Merito” destinate ad esaltare e riconoscere qualità e valori portati avanti in anni di carriera. Tra di loro c’è anche il concittadino Giuseppe Giulino che ha voluto dedicare questo riconoscimento alla sua famiglia, a suo padre ed all’intera azienda Tim in un momento che – ha affermato – “va a coronare la mia intera carriera lavorativa”.
Nel giorno dedicato al più nobile e primario dei principi costituzionali, il prefetto del capoluogo, Enrico Ricci, coadiuvato dal Sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro e dai prefetti delle provincie calabresi, ha incontrato gli illustri conterranei per congratularsi e consegnare in modo ufficiale il diploma al merito e la spilla inviata dal Quirinale. A Giulino, il riconoscimento è passato direttamente dalle mani del primo cittadino di Simeri Crichi, Davide Zicchinella, che non è voluto mancare a questo solenne appuntamento.
Laboriosità, condotta morale e requisiti di anzianità, le qualità riconosciute ai 24 cittadini oggi presenti a Catanzaro.
“Una prestigiosissima onorificenza a 24 cittadini che hanno ben operato nella loro attività lavorativa: eccellenze calabresi nel mondo del lavoro”. Le parole del Prefetto di Catanzaro che ha richiamato le parole pronunciate ieri dal Presidente Mattarella, evidenziando la centralità del lavoro nella Costituzione e rimarcando gli aspetti positivi dell’incremento del tasso di occupazione, senza dimenticare le tante e troppi morti bianche che pesano sulla coscienza di ognuno.
“Una giornata importante” anche per il Sottosegretario Ferro che ha commentato con rassicurazione gli ultimi dati forniti dal Governo in relazione all’aumento di posizione lavorative stabili, l’aumento del lavoro per le donne ma anche “quella che deve essere l’attenzione delle istituzioni all’imprenditoria del non profitto a tutti i costi a scapito ovviamente di tante vite umane”.