Riscoprire il creato, riconciliarsi con la natura e farlo attraverso la musica classica, in uno spirito di convivialità simposiale. Questo è lo spirito di “Pillole di Natura”, un insieme di incontri dedicati alla musica della natura, immersi negli spazi verdi dell’agriturismo Petrara. Tre le date previste: si comincia domani, 13 aprile alle 17.30, con “La Pastorale”, la Sesta Sinfonia di Beethoven, per proseguire il prossimo 11 Maggio con “Le quattro stagioni come non le avete mai sentite” e terminare giorno 1 Giugno con “Tutto cangia il ciel s’abbella”. Quest’ultima data si inserisce nel più vasto e importante contesto de “Appuntamento in giardino”, iniziativa di carattere nazionale che già l’anno scorso è stata portata avanti dall’agriturismo Petrara, dove sarà riproposta anche quest’anno proprio nei giorni 1 e 2 giugno focalizzata sul tema dei cinque sensi affrontato non dal punto di vista antropocentrico, bensì delle piante.
L’iniziativa – ci spiega l’avvocato Antonella Prestìa, promotrice degli incontri – dà continuità agli altri progetti che “Petrara” ha coltivato negli anni passati, i quali dando sempre centralità alla natura, hanno posto l’attenzione su tematiche a questa connesse attraverso l’immersione nel verde. Si pensi ad esempio al tema dell’accoglienza, che ha dato spunto ad una giornata che ha visto coinvolti gli operatori Unitalsi, con una natura che abbatte i pregiudizi, o al tema della dignità dell’uomo, affrontato in un dibattito con ospite il padre di Eluana Englaro. Ora, attraverso i tre incontri, in connessione della natura entra così la cultura, l’esperienza extrasensoriale dello spettatore che nel silenzio della natura incontra la bellezza della lirica. E poi non può mancare la convivialità che lo staff di Petrara favorirà attraverso la degustazione dei vini delle cantine Petranìa e di preparazioni stagionali create per stuzzicare il gusto e la conversazione, come avveniva nel Simposio greco. Così al profondo senso di responsabilità con il quale l’Agriturismo Petrara cura e salvaguarda la natura, si allaccia il desiderio di coltivarne la bellezza allargando gli orizzonti.
La direzione artistica è curata da Marco Calabrese, musicista e musicofilo catanzarese che approccia al racconto delle opere liriche con semplicità e chiarezza, adottando un linguaggio vicino al cambiamento sociale pur senza modernizzare o – peggio – ridicolizzare l’opera.