L’auto cosparsa con una miscela di benzina ed olio ed il presagio angosciante che possa trattarsi di un vero e proprio atto intimidatorio. Certamente un episodio singolare per una comunità come Simeri Crichi ma che desta particolare clamore nel momento in cui, ad essere oggetto dei fatti, è il responsabile del settore urbanistica, demanio e impianti di depurazione dell’ente comunale.
È la mattina del 13 giugno quando l‘ingegnere Giuseppe Critelli, lascia la sua abitazione sita nella zona nord del paese per sbrigare alcuni impegni privati. Nell’immediato momento in cui entra nella sua auto, parcheggiata a pochi metri dall’abitazione, avverte subito un forte odore di benzina e supponendo possano esserci perdite si reca dal meccanico per un rapido controllo del mezzo. È lì a scoprire che l’auto non aveva alcuna perdita o malfunzionamento. Dal cofano e per l’intera carrozzeria, l’auto era impregnata di un liquido vischioso simile ad una miscela di olio e benzina.
Senza alcuna titubanza, nelle ore successive, Critelli si reca presso la locale stazione dei Carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti. Mille sono le domande che lo attraversano guardando ad un fatto deplorevole che continua a gettare fango sulla comunità di Simeri Crichi, già macchinata da un commissariamento per infiltrazione mafiosa.
Gli autori del gesto restano ancora anonimi e l’assenza di telecamere di videosorveglianza nella zona, difficilmente consentirà agli inquirenti di ricostruire la dinamica dei fatti e soprattutto comprendere se il fatto sia riconducibile a rapporti privati o al ruolo amministrativo che l’ingegnere riveste nell’ente.
