Eppure speravamo che questo giorno non arrivasse mai. Eppure lo sapevamo, non volevamo realizzarlo, ma ognuno, in cuor suo, sapeva che questa notizia sarebbe potuta arrivare da un giorno all’altro. Non eravamo pronti, non lo saremmo mai stati ne mai lo saremo.
Sono le prime ore di ieri mattina quando una notizia piomba sulla comunità Simeri Crichi con un tonfo sordo che non lascia eco se non quello straziante che serba un minimo di speranza che tutto possa essere infondato, che sia l’ennesima falsità messa in giro da chissà chi. È tutto vero invece. Martina non c’è più.
In un anno fatto di sofferenze che, chi sta scrivendo in questo momento, non è minimamente in grado di poter descrivere ma può solo immaginare, un male bastardo l’ha spenta, consumandola giorno dopo giorno come una candela. Un sorriso disarmante e la forza di una guerriera senza tempo. Da quella maledetta estate del 2018 la sua famiglia, l’intero paese si è stretto attorno a lei per darle la forza e la carica necessaria per affrontare mesi di cure. Alla fine è stata invece lei a dare a tutti la carica e la voglia di andare avanti. Lei con il suo sorriso, con i suoi scherzi, con i suoi giochi, con delle parole dolci e ricche di consapevolezza, perché Martina era davvero consapevole di cosa stava accadendo attorno a lei, probabilmente lo sapeva meglio di chiunque altro e da lì traeva una forza inspiegabile, regalandola a due genitori straordinari, ad una intera famiglia lacerata da un periodo tra i più bui che si possano attraversare, ad un paese che non ha mai perso occasione per dimostrarle affetto, vicinanza e sostegno nella preghiera.
Da diverse settimane si trovava nei reparti del Bambin Gesù di Roma, in quelle sale che erano ormai tristemente divenute la sua seconda casa. Qui ad aspettarla impazienti c’erano parenti e amici, in particolare i fratelli maggiori della Life Simeri Crichi, la squadra di calcio a cui si era tanto affezionata e della quale era indiscussa mascotte. Mai una partita persa, mai un’intervista saltata al termine di ogni competizione in campo. Ogni vittoria, ogni rete segnata, era divenuta, per i ragazzi, obbiettivo da conseguire al solo scopo di vedere sorridere Martina a bordo campo, presente anche nei momenti più duri, seduta nell’abitacolo della sua macchina con gli occhi fissi sul campo.
Oggi le nuvole grigie e la pioggia sembrano indicare l’umore dell’intera cittadinanza. Si cammina a testa bassa e “come va?” non è più una frase di circostanza. Ci si guarda con occhi spenti con il pensiero rivolto a domani, il giorno più lungo, quello del rientro a casa, quello dell’addio.
Dalle 16 alle 20 di domani sarà lutto cittadino. Il sindaco ha ordinato stamane la chiusura (anche solo con serranda) di tutti gli esercizi commerciali nella fascia oraria indicata, le bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici, vietando altresì ogni attività ludico-ricreativa. I funerali saranno invece celebrati alle ore 17.30 in piazza Martiri 1809 (il piazzale antistante il Municipio), qualora le condizioni meteorologiche dovessero invece essere avverse, la funzione avrà luogo nella chiesa madre del paese.
Stamane inoltre, presso le aule della Corte d’Appello e del Tribunale di Catanzaro, un minuto di raccoglimento è stato osservato prima dell’inizio di ogni udienza, in segno di vicinanza nei confronti dei colleghi e genitori della piccola Martina.
La nostra redazione non può che manifestare il suo più sentito e straziante cordoglio a Francesco e Francesca, genitori amorevoli ed eccezionali, forti all’inverosimile, ammirevoli per aver condotto questa battaglia in modo eccelso, restando costantemente al fianco di questa bambina straordinaria, facendole vivere ogni giorno, sin dalla sua nascita, come fosse l’ultimo ed il più bello. Anche l’ultimo gesto è quello di persone con un amore sconfinato che decidono di contribuire significativamente alla ricerca, donando quel male a coloro che potranno studiarlo ed analizzarlo affondo, con la speranza che la piccola Martina sia l’ultima di questo doloroso elenco. La stessa vicinanza la rivolgiamo al nostro amico e collaboratore Salvatore, cugino adorato di Martina e ragazzo dalle grandi qualità. Siamo sicuri che Martina saprà darti la forza di reagire e continuare senza mai però voltare pagina, perché il ricordo e gli insegnamenti di questa bambina resteranno sempre nella mente e nel cuore di chi ha avuto l’onore ed il privilegio di conoscerla.
CIAO MARTINA, BUON VIAGGIO!