È al vaglio della Commissione straordinaria alla guida del Comune di Simeri Crichi, una bozza di ordinanza che potrebbe essere approvata già nella giornata di domani e che riguarda l’annosa problematica relativa alla carenza idrica divenuta consuetudine nella stagione estiva. I rubinetti, già da diverse settimane, iniziano a restare a secco ad ogni ora del giorno e della notta ed in più zone del territorio comunale, con conseguenti ed innumerevoli disagi per la popolazione.
Alla base della questione – oramai consolidato – vi è il massiccio e sproporzionato utilizzo dell’acqua potabile impiegata non solo per il quotidiano uso domestico ma, anche e soprattutto, per altri fini come l’irrigazione di prati e orti, il lavaggio di vetture, il riempimento piscine o ancora l’utilizzo localizzato nella zona marina per l’incremento turistico. Un abuso che svuota totalmente la vasca comunale senza lasciare alla stessa il tempo necessario affinché si possa riempire.
Gli uffici comunali, come ormai ogni anno, avrebbero già avanzato la richiesta alla Sorical per un aumento della portata dell’acqua (attualmente pari a 7,8 litri al secondo), istanza però già respinta dallo stesso ente.
A fronte di tutto ciò, sarà quindi varato nelle prossime ore un provvedimento a firma della Commissione prefettizia che imponga, su tutto il territorio comunale, il divieto assoluto di utilizzo dell’acqua potabile per scopi diversi da quelli igienico-domestici, invitando la cittadinanza a limitare i consumi al minimo indispensabile.
Sarà quindi vietato l’uso dell’acqua potabile per riempire piscine, lavare autovetture o innaffiare parchi, giardini e orti, con sanzioni che vanno da 100 a 500 euro.
Al contempo, verrà altresì disposta la chiusura temporanea e occasionale della distribuzione dell’acqua nella fascia oraria notturna che va dalle 21.30/22.30 fino alle 6.00/7.00.
Sarà quindi dato incarico agli organi di Polizia Locale ed al personale dipendente con funzioni di vigilanza, affinché eseguano i dovuti controlli sul territorio per dare esecuzione all’ordinanza.