Ucraina, Missione compiuta per Alessio: i suoi nipoti sono salvi. Ora lancia un appello

Alessio con i suoi nipoti ora in salvo dalla guerra

«Non fate di me un eroe ma mia moglie Tanya che, poverina, da sola è riuscita a raccogliere un bel po’ di aiuti umanitari che sono riuscito a portare ai miei connazionali in fuga dall’Ucraina» così Alessio Danylets – cittadino ucraino residente nella vicina Sellia Superiore, di cui vi abbiamo parlato negli scorsi giorni (qui) – inizia a raccontarci della sua spedizione ai confini con la guerra.

È tornato da poco il nostro concittadino dal confine polacco per fornire aiuto ai suoi connazionali e ha voluto raccontare alla nostra redazione le sue sensazioni e quello che ha visto con i suoi occhi. L’emozione struggente è quella di chi ha assistito al caos più totale nelle stazioni e alle frontiere. Stazioni che non sono preparate ad accogliere tante persone e che oggi si ritrovano completamente invase in particolare da donne e bambini. «L’igiene è pari a zero – racconta Alessio – Vedere tutte quelle persone e non poterle aiutare ti rende impotente e ti porta un risveglio dell’odio contro il nemico che ha creato questo disagio».

Alessio è comunque riuscito nella sua missione. La missione che lo ha portato a percorrere oltre 2 mila chilometri da Sellia fino al confine ucraino in macchina. I suoi parenti erano inizialmente rifugiati negli scantinati, poi nelle aree anti-bombardamento create negli ospedali fino al momento in cui son dovuti scappare anche da lì per i continui attacchi dell’esercito russo. Con grande coraggio e determinazione Alessio è riuscito a recuperare i suoi nipoti, figli di suo fratello, e a portarli in salvo proprio qui a Sellia.

Abbiamo dunque chiesto ad Alessio di raccontarci cosa ha vissuto in queste ultime ore.

In Ucraina è stata istituita la leva militare obbligatoria che arruola tutti gli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni. In questi ultimi giorni lo Stato ha serrato le frontiere e risulta davvero difficile tanto entrare quanto uscire dalla nazione. Dall’Ucraina, ci racconta Alessio, escono solo donne e bambini. «Entrare in questo momento in territorio ucraino è molto complesso, si deve affrontare una procedura molto rigida in cui si viene schedati affinché le istituzioni ucraine possono verificare quali intenti si posseggono: pro o contro l’Ucraina». Una situazione davvero complicata. L’Ucraina infatti non permette agli uomini né di uscire e né di entrare nel Paese.

L’APPELLO DI ALESSIO

Dopo aver visto con i propri occhi tutto questo, Alessio, attraverso la nostra redazione, vuole lanciare un appello a tutte le persone, alle istituzioni, alle associazioni del comprensorio. L’appello è volto all’organizzazione di una raccolta fondi per poter comprare o comunque riuscire a trovare un pulmino a nove posti o anche un’ambulanza in disuso, non arredata, per poter raggiungere, insieme ad un gruppo di volontari, il territorio polacco sulla linea di confine con l’Ucraina così da poter trasportare sul posto beni di prima necessità e una volta lì, magari, poter anche trasportare feriti.

In merito a questo obiettivo, Alessio ha le idee ben chiare su come organizzare il tutto, puntando sull’unione di intenti da parte delle associazioni presenti nel comprensorio. «Restiamo uniti per aiutare il mio Paese» è lo sprone di Danylets che invita tutti a donare vestiti e scarpe antinfortunistiche nonché dispositivi medici per gli uomini che sono rimasti in Ucraina a combattere. Alessio chiede ancora di donare coperte termiche, acqua, latte, biscotti e indumenti anche per donne e bambini messi in fuga dalla guerra, costretti ad abbandonare le loro case portando con se pochissimi effetti personali.

Prima di salutarci, il grazie di cuore del concittadino, unito a quello dei familiari, è andato a tutti coloro che hanno dato supporto, aiuto e conforto, oltre che a tutti i Paesi dell’UE che stanno aiutando il suo Paese.

VIDEO

Oltre 10 mila ucraini, tra cui moltissimi bambini e donne, fuggono dal proprio Paese per raggiungere la salvezza. In questo video, lo fanno con l’aiuto dell’esercito ucraino passando attraverso un ponte crollato sotto i bombardamenti russi.

FOTO

Alcune foto inviateci da Alessio.

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Pubblicato da Luca D’Imperio

Collaboratore.