“Una rappresentazione volta ad aprire il cuore al Bambino di Betlemme, perché la gente non lo perdesse di vista, rinfocolando il grande amore e la grande devozione a Gesù Bambino”. Era questo il messaggio che San Francesco D’Assisi, 800 anni fa, voleva trasmettere alla gente con la prima assoluta rappresentazione del presepe a Greccio. A rimarcarlo è stato Padre Francesco Critelli, frate cappuccino del Convento di Cropani e parroco della stessa comunità, che ieri, in occasione dell’Epifania e della presenza nella chiesa di Simeri Crichi dei figuranti che hanno partecipato alla dodicesima edizione del Presepe Vivente, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica offrendo importanti spunti di riflessione e di fede partendo proprio dalla sacralità di questa suggestiva rievocazione.
Un messaggio sempre attuale che invita ogni anno, la comunità credente, a riflettere su un aspetto che non è solamente legato alla tradizione storica di un popolo ma che si incarna nell’identità della stessa. “La società si allontana sempre più dal mistero di Dio – ha detto Padre Francesco in una intervista a margine della Messa – ci vorrebbe un altro San Francesco per infondere nel cuore di ogni battezzato questo amore verso il Bambino di Betlemme”. L’invito del frate cappuccino alla comunità di Simeri Crichi è stato quello di proseguire l’impegno nella realizzazione di questa manifestazione, facendosi portatoti di un messaggio di pace e di gloria.
La celebrazione di ieri è stata allietata dal coro polifonico parrocchiale. Una celebrazione participata e sentita che ha accolto, al termine della Messa, il suono melodioso delle zampogne.
Grande soddisfazione dall’organizzazione del Presepe Vivente di Simeri Crichi che ha raccolto, anche quest’anno, l’ennesimo successo di presenze da ogni angolo della Calabria per un totale di circa 2600 visitatori. Il grazie dell’associazione è andato a quanti hanno consentito la realizzazione di un evento divenuto immancabile nelle festività natalizie, in primis a coloro che hanno allestito con impegno e dedizione il percorso lungo 800 metri e le 33 postazioni predisposte per i 160 figuranti tra bambini, adulti e anziani.
“Incalcolabili ore di lavoro ripagate da orgoglio e soddisfazione” afferma il presidente Giulio Paucci con l’augurio che “questo piccolo tesoretto generi orgoglio e senso di comunità, crei nuove generazioni pronte a prendersene carico e a portarlo avanti così che far parte di Simeri Crichi possa essere fonte di grande orgoglio”.