Terremoto, L’Ingv installa ad Albi la prima stazione sismometrica

Il sismografo installato ad Albi (foto: Il Quotidiano del Sud)

Lo scorso 6 febbraio, come è ormai ben noto, il direttore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’Ingv, Salvatore Stramondo, ha effettuato una visita a Sellia Superiore al termine della quale ha dato disponibilità all’installazione di vari sismografi atti a monitorare lo sciame sismico che continua ad interessare la presila. Da quella prima scossa con magnitudo 3.8, registrata ad Albi lo scorso 17 gennaio, oltre 100 scosse si susseguite con intensità minore ma comunque più volte avvertite dalla popolazione, in più occasioni costretta a dormire nell’abitacolo delle vetture presso il campo sportivo cittadino.

Mantenendo la parola data, nel pomeriggio di ieri è stata installata la prima delle stazioni sismometriche ad Albi, in un locale inutilizzato situato all’interno del plesso scolastico del paese. La stazione installata è composta da un sismometro e da un accelerometro che misurano la velocità e l’accelerazione del suolo, fornendo dati continui nel tempo. I dati raccolti verrano elaborati e inviati alla sede di monitoraggio INGV di Rende, che poi trasmetterà il monitoraggio riepilogativo alla sede centrale di Roma. Questa è solo la prima di tre installazioni che verranno effettuate nel territorio vicino all’epicentro.

Nella serata di ieri la terra è inoltre tornata a tremare con oltre trenta scosse registrate fino a questo momento. Il maggior numero di scosse avrebbero trovato epicentro tra provincia di Catanzaro e Crotone, con la più forte di magnitudo 3.4 con epicentro a largo della costa ionica catanzarese. Non vengono comunque registrati danni a cose o persone. Resta comunque alta la paura delle popolazioni locali, richiedenti precauzionali sempre più pressanti rivolte ai propri amministratori.