La “Amerigo Vespucci” solca le acque di Simeri Mare. Le immagini straordinarie

La Amerigo Vespucci a Simeri Mare

Era il 1962 e nel mar Mediterraneo una portaerei statunitense USS Independence, incontrò nella sua rotta una imponente nave battente bandiera italiana. La lampeggiò con il segnalatore luminoso. Poi la richiesta: «Chi siete?», a cui fu risposto: «Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana». La nave statunitense ribatté: «Siete la più bella nave del mondo». Questa mattina, quella stessa nave, “la più bella del mondo”, ha lasciato a bocca aperta i fortunati presenti sulla spiaggia di Simeri Mare.

Un passaggio che non poteva di certo essere inosservato. C’è chi l’ha potuta ammirare dalla spiaggia e c’è chi invece ha avuto addirittura l’onore di condividere la rotta e navigare insieme a lei. Quest’ultimi sono i tanti pescatori che, approfittando della solare giornata odierna, hanno pensato di trascorrere la mattinata in mare. Mai si sarebbero aspettati di trovarsi a pochi metri dal veliero più famoso del mondo.

Nel suo novantesimo anniversario dal varo, nel pomeriggio di domani, la “Amerigo Vespucci” raggiungerà il porto di Vibo Marina per attraccare alla banchina “Cortese”, dove la attenderà una ricca programmazione di accoglienza predisposta dal Comune, dalla Capitaneria di Porto e dall’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Meridionale e dello Ionio.

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IL VELIERO

La “Amerigo Vespucci” è l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare. Varata il 22 febbraio 1931, il suo motto è Non chi comincia ma quel che persevera”. Dal punto di vista tecnico-costruttivo, è una Nave a Vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.

Un grazie ai cittadini per la gentile concessione delle immagini

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