Brutto resta ai domiciliari ma viene esclusa l’aggravante mafiosa

Saverio Brutto

Restano ai domiciliari ma è stata esclusa, dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, l’aggravante mafiosa per i reati contestati all’ex assessore del comune di Simeri Crichi, Saverio Brutto ed al padre Tommaso, ex consigliere comunale di Catanzaro. I due erano stati travolti dall’inchiesta “Basso Profilo” condotta dalla DDA del capoluogo che portò ad emanare 48 misure cautelari (13 in carcere e 35 ai domiciliari) per un gran numero di soggetti appartenenti a svariati ambiti del panorama politico e imprenditoriale, nonché per forze dell’ordine e affiliati alle principali ‘ndrine calabresi.

Padre e figlio resteranno dunque agli arresti domiciliari seppur viene esclusa l’entità mafiosa legata ai reati, loro contestati, di associazione a delinquere ordinaria, rivelazione, utilizzazione del segreto di ufficio, corruzione in concorso, voto di scambio politico-mafioso, riqualificato questo ultimo in un reato bagatellare. 

Codifesi dagli avvocati Vincenzo Ioppoli e Angela La Gamma, resteranno ora in attesta delle motivazioni che hanno portato alla sentenza, il cui deposito è previsto nel termine di 45 giorni.

Pubblicato da Redazione

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