Ucraina, Simeri Crichi risponde al grido di aiuto: 4 auto e un furgone stracolmi di pacchi

Alcuni pacchi in partenza da Simeri Crichi

Anche nel Comune di Simeri Crichi, la macchina della solidarietà nei confronti della popolazione ucraina è stata avviata grazie alla dedizione della Pro Loco del paese. L’associazione, infatti, insieme ad altre realtà che operano nel paese, si sono attivate sin da subito per dare il proprio supporto verso coloro che fuggono dal conflitto. La Pro Loco, in particolare, ha reso possibile la partecipazione attiva della comunità alla raccolta solidale di indumenti invernali di vario genere, cibi a lunga conservazione e svariati accessori destinati ai piccoli neonati.

La raccolta è avvenuta nel corso di otto giorno presso la sede della Pro Loco stessa, ed è stata interamente gestita da Daniela Canino e Maria Catanzaro con il supporto da remoto di Beatrice Merate e Francesco Galeota.

I pacchi stracolmi sono stati consegnati presso la Chiesa Evangelica della Riconciliazione (presso località Campagnella) e presso la sede Unicef, trasportati da ben quattro macchine e un furgone.

La generosità è stata davvero immensa: vi sono state persone che si sono recate per portare qualcosa da mangiare e persone che addirittura hanno acquistato scatole intere di generi alimentari. In ogni caso, ognuno, secondo le proprie possibilità, ha mostrato il suo spirito solidale.

«In questi scatoloni c’è tanto amore – ha scritto la Pro Loco – Simeri Crichi ha donato tanto tanto amore. La commozione di chi non aveva parole per ringraziare tutto il paese, questa mattina, è stata emozionante anche per noi. La catena della solidarietà nel nostro territorio è arrivata veramente lontano. Siamo un paese dal cuore immenso. Abbiamo visto tante famiglie adoperarsi, andare ad acquistare prodotti di prima necessità da donare e portarli con gli occhi lucidi dal dispiacere. Abbiamo avuto conferma che siamo un paese speciale. Grazie Simeri Crichi, insieme abbiamo scaldato i cuori di tante persone e tantissimi bambini».

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Pubblicato da Maria Teresa Pisano

Redattrice