Ucraina, La testimonianza di Suor Francesca: «Pronte anche a morire per aiutare la gente»

All’alba di oggi, le forze armate russe hanno invaso i territori dell’Ucraina. Un risveglio sconcertante per l’intero pianeta che in queste ore sta assistendo all’escalation guidata da Vladimir Putin. Per molti è l’albore di una nuova grande guerra, “le ore più buie per l’Europa dalla Seconda Guerra Mondiale” le ha definite amaramente l’Alto Rappresentante degli Affari Esteri dell’Ue, Borrell.

In queste stesse ore, sono tanti i cittadini di Simeri Crichi che rivolgono un pensiero di vicinanza ed apprensione verso la propria concittadina che ormai da anni vive e opera in Ucraina. Parliamo di Suor Francesca, al secolo Rosaria Canino, la giovane suora originaria di questo paese che svolge il suo servizio di carità e fede a Lutsk, cittadina a nord-ovest dell’Ucraina.

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Questa mattina, come ogni giorno, Suor Francesca preparava la colazione nel convento in cui dimora, quando ha udito un forte boato. Erano le prime bombe che piombavano nei territori ucraini. Scatta così lo stato di guerra e le scene sono quelle narrate nei libri di storia. Per strada si corre ai ripari ed a fare rifornimento di provviste e farmaci. Si guarda al peggio.

I primi rifugiati trovano accoglienza nel convento. È una famiglia composta da tre donne non vedenti, terrorizzate dalla possibilità di dover fuggire nel caso gli attacchi si dovessero concentrare anche sulla propria città.

«Un sacerdote calabrese ci ha offerto ospitalità in una struttura – ci dice Sr Francesca – ma la nostra missione è qui. Siamo suore della Divina Provvidenza, se il Signor ci ha pensate qua vuol dire che ha un preciso disegno: che sia aiutare la gente o dare la vita per un progetto più alto».

Pubblicato da Redazione

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