Un fatto increscioso che dipinge un volto del nostro paese che purtroppo non è quello reale, o meglio, non è quello che caratterizza la gran parte dei nostri compaesani. Il fatto in questione trova luogo in una delle settimane più belle ed allegre dell’anno: quella della festa della Madonna della Cona, una settimana dove gli eventi religiosi vengono accompagnati da quelli civili per garantire gioia, allegria e spensieratezza a chi nel paese è residente ed a chi torna appositamente “dal nord” per vivere questi ultimi giorni di festa prima di lasciarsi la stagione estiva alle spalle.
Come sempre, in particolare negli ultimi giorni della settimana, il corso di Simeri Crichi si riempie di venditori ambulanti che in qualche modo contribuiscono a portare in paese quel clima di festa tipico di fiere ed eventi in generale. Tra chi vende panini, chi giocattoli, chi materiale scolastico o cover per cellulari, c’è anche l’immancabile venditori di caramelle e mustaccioli. Il sig. Domenico è sicuramente tra quelli più affezionati al nostro paese e legato alla tradizione della Cona da tanti anni. Da Vibo Valentia, Domenico, giunge ogni anno per partecipare alla nostra festa e vendere i suoi dolciumi a bambini ma anche a chi non può tornare a casa prima di farne una discreta scorta. Domenico, purtroppo, tornerà a casa, quest’anno, con un ricordo difficile da dimenticare, che lo ha negativamente sorpreso e amareggiato.
Nella tarda serata di ieri, probabilmente alle prime ore dell’alba, è stato svegliato mentre riposava nel retro del suo furgone da un passante che, tristemente, ha dovuto fargli notare che parte delle caramelle conservate nei contenitori della bancarella, erano stare riversate per strada. Circa 20 kg di caramelle andate perse, buttate. Inizialmente si è pensato ad un incidente: qualcuno che ha urtato l’espositore facendo finta di niente nonostante l’ingente danno causato al commerciante. Ma la dinamica è ben diversa. È stato difatti un abitante del luogo a far notare a Domenico che, in stile Hansel e Gretel, qualcuno ha seminato una scia di caramelle che portava in una stradina secondaria del corso, dove al termine di essa un nuovo cumulo di caramelle ha lasciato ben intendere la foga messa da chi ha trafugato i dolci e li ha portati lontano per consumarli, ma evidentemente con le mani fin troppo colme di caramelle non ha potuto fare a meno di perderne per strada.
«Vengo da tanti anni a Simeri Crichi e non mi è mai successa una cosa del genere – ha detto il commerciante – giro davvero in tantissimi posti della Calabria, luoghi con una fama ben più negativa, per questo non mi sono fatto problemi a lasciare incustodito il banco». Chi sia stato, a Domenico, interessa ben poco, anche se resta una profonda delusione e amarezza.