The London Bridge is down. Da ora “God save the King”

Elisabetta II 1926-2022

La fine di un’era. La Regina Elisabetta II d’Inghilterra è morta questo pomeriggio all’età di 96 anni chiudendo il regno più lungo della dinastia dei Windsor, durato ben 70 anni. Le condizioni di salute della Sovrana avevano destato preoccupazione intorno a mezzogiorno di oggi, quando in un comunicato ufficiale la Royal Family aveva annunciato che la Regina si trovasse sotto costante osservazione medica. Nel pomeriggio i quattro figli e altri membri della Famiglia Reale avevano raggiunto il Castello di Balmoral – la residenza estiva dei Reali – dove la Regina si è spenta.

Come indica il protocollo Reale l’annuncio ufficiale della morte, in cui si legge che la Regina è morta serenamente, è stato affisso ai cancelli di Buckingham Palace alle 18.30 locali, e da quel momento la Union Jack ha cominciato a sventolare a mezz’asta. Nella piazza antistante una grande folla di sudditi si era radunata già da qualche ora prima per rendere omaggio alla amatissima Queen.

Salita sul trono a soli 25 anni, ha regnato per ben 70 anni arrivando a celebrare il Giubileo di Platino. Un regno longevo, sostenuto con fermezza e responsabilità, soprattutto quando Lillibeth ha dovuto affrontare le vicende controverse che hanno travolto la casa Reale, pur non mancando immagini di una regina tenera e sorridente, e dallo stile inconfondibile nello sfoderare regalmente i coloratissimi outfit accompagnati dai cappelli.

Ha conferito l’incarico a ben 15 primi ministri, da Wiston Churchill a Liz Truss nominata appena l’altroieri. Questo momento coincide con l’ultimo in cui la Regina è stata immortalata, apparendo fisicamente provata ma allo stesso tempo serena, mentre stringeva la mano alla nuova premier in una sala del Castello di Balmoral.

Il protocollo Reale prevede che i funerali solenni vengano celebrati tra 10 giorni. Intanto già da stasera sul trono del Regno Unito siede il suo primogenito Carlo, che nella successione ha assunto il nome di Carlo III. Domani pronuncerà il suo primo discorso, ma le sue prime parole ufficiali da sovrano sono state rivolte alla memoria della madre: “È un momento di grande tristezza per me e per tutta la famiglia. Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di una cara Sovrana e di una Madre molto amata.  So che la sua perdita sarà profondamente sentita attraverso il Paese, i Regni e il Commonwealth. Durante questo periodo di lutto e di cambiamento, la mia famiglia ed io saremo confortati e sostenuti dalla nostra consapevolezza del rispetto e profondo affetto nel quale la Regina era così ampiamente considerata”.

“The London Bridge is down”, e da ora – come reciterà il nuovo inno nazionale del Regno Unito – God save the King.

Pubblicato da Francesco Antonio Pollinzi

Caporedattore centrale.