Sostegno per acquisto testi scolastici fermo da mesi nelle casse comunali. Genitori esasperati

Con decreto dirigenziale N°. 12783 del 17 ottobre 2019, la Regione Calabria metteva a disposizione di 336 comuni calabresi una cifra pari a 6.179.797,60 euro da destinare, nell’anno scolastico 2019/2020, alla fornitura di libri di testo per alunni e studenti meno abbienti. Il sostegno economico annualmente elargito e posto in attuazione dei Decreti dipartimentali del Miur (n.901/2019 e n.956/2019), ha visto coinvolti 67 comuni della provincia catanzarese, tra cui lo stesso comune di Simeri Crichi, beneficiario di un contributo pari a 3.570 euro che, avviate le necessarie procedure per la determinazione della graduatoria degli aventi diritto, avrebbe dovuto corrispondere alle famiglie meno abbienti una cifra tale da sostenere l’acquisto di quei libri di testo necessari ed indispensabili per le attività didattiche delle scuole dell’obbligo e di quelle secondarie superiori. Un sostengo che, ci rivela un genitore che ha contattato la nostra redazione, pare che ad oggi, non sia stato ancora dispensato, «contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti – ci viene specificato – quando il contributo veniva già messo a disposizione ancor prima della fine dell’anno (28 dicembre 2018)».

Un fatto increscioso per chi è costretto a sostenere le ingenti spese per l’acquisto del materiale didattico e ancor più in vista della chiusura dell’anno scolastico ed il conseguente avvio di un nuovo anno che comporterà nuovi volumi da acquistare e spese sempre più alte da sostenere. «Più volte ho provato ad avanzare specifica richiesta agli uffici comunali preposti – ci spiega il genitore – ma nonostante le numerose promesse ricevute, a distanza di quasi sette mesi dal decreto regionale, del contributo ancora non si vede neanche l’ombra». La somma sarebbe già da tempo nelle casse comunali ma, per quanto ha tristemente sottolineato il genitore in questione, non si riesce a comprendere il ritardo del conferimento. «Da qualche settimana – ha aggiunto chi ci ha contattato – è stata tirata in ballo l’emergenza sanitaria relativa alla pandemia in corso, specificando come ora venga data priorità alla distribuzione dei buoni spesa: una presa in giro – per il genitore, che evidenzia – non mi si può giustificare il ritardo con questa scusate, visto e considerato che il contributo scolastico è giunto molto prima dell’arrivo del coronavirus».

Diverse sarebbero altresì le famiglie in attesa del contribuito, molte delle quali coinvolte nella distribuzione dei buoni statali e degli aiuti comunali. Chi ci contatta si dice inoltre pronto ad affidare la vicenda al proprio legale, sperando in una celere risoluzione della questione.

Pubblicato da Redazione

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