Simeri Mare diventa set cinematografico per le riprese di “Patres”

Simeri Mare si trasforma in un set cinematografico a cielo aperto. Si sono difatti concluse proprio in questi giorni le riprese di “Patres” il cortometraggio del regista Saverio Tavano, prodotto da Nastro di Möbius e Lighthouse Films, con il sostegno della Calabria Film Commission, con produzioni Associate Horcynus Productions, Videonest srls e Pomona Pictures.

Girato nel territorio catanzarese, Patres, si sviluppa attraverso il racconto della storia di un padre pescatore (interpretato da Peppino Mazzotta) che abbandona il figlio non vedente, lasciandolo alla nonna. Il racconto, infatti, è incentrato sull’attesa di un figlio che, come il giovane Telemaco, aspetta con ansia il ritorno del padre.

“Le riprese di Patres – ha commentato Tavano – sono state un’esperienza cinematografica intensa, che mi hanno permesso di raccontare ancora una volta gli scenari e le storie di una Calabria favolosa, insieme ad una troupe di alto livello professionale ed umano. Tante le maestranze locali, gli attori calabresi Peppino Mazzotta e Anna Maria De Luca e la rivelazione del piccolo Emanuele Latilla di undici anni che, da non vedente e per la prima volta davanti ad una macchina da presa, è riuscito ad emozionare tutti con la sua dolcezza e la sua innata capacità attoriale. Ringrazio Vito Mancini, presidente dell’Unione Ciechi di Bari, per avermi dato la possibilità di conoscere Emanuele”.

Tra i luoghi scelti dal regista per le riprese vi è stata dunque anche Simeri Mare, in particolare la località Homo Morto nella seconda traversa di via Po, dove il regista ha scrutato una antica e caratteristica baracca che ben si è prestata alle richieste e idee di regia.

Il regista, Saverio Tavano, insieme al direttore di produzione, Giorgia Boccuzzi, hanno voluto esprimere un sentito ringraziamento per la collaborazione e la disponibilità a: Antonio Catizone, Alessandro Talarico, Antonio Puccio, Antonella Prestia Antonio Marino, Francesca Prestia, Pierpaolo Gallo, Luciana Loprete, Giuseppe Mele e Gino Aroma.

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Pubblicato da Redazione

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