Continua a destare polemiche la discarica abusiva, a cielo aperto, creatasi tra le abitazioni del villaggio Eucaliptus di Simeri Mare. Un ammasso di materiali ingombranti, come pezzi di arredo ed elettrodomestici, uniti ad una miriade di sacchi neri contenenti sfalci di potature e materiali di risulta di lavori effettuati all’interno delle residenze abitative. Insomma, stiamo parlando di rifiuti prodotti durante le consuetudinarie pulizie estive in vista delle vacanze. Nulla di più normale in questo periodo se non fosse che, tali rifiuti, si trovano lì accatastati da oltre 15 giorni e nulla si starebbe facendo per provvedere allo smaltimento degli stessi.
Sulle pagine del Quotidiano del Sud di oggi, protestano i cittadini, quelli ligi al dovere e che effettuano in modo consono la raccolta differenziata. Il dito lo puntano contro gli amministratori locali che «non avrebbero provveduto in alcun modo ad ovviare alla problematica».
Alla base del mancato ritiro vi sarebbe un duplice errore che trasgredisce il regolamento interno: i rifiuti non possono essere conferiti all’interno di sacchi di colore nero e per il ritiro degli ingombranti bisogna prendere appuntamento tramite l’apposito numero. Sta di fatto, però, che la situazione continua a causare disagi agli abitanti del posto, i quali, dinanzi l’uscio di casa, si ritrovano una discarica che ora inizia a chiamare a raccolta e favorire il contributo dei soliti incivili.
«Chi ha prodotto i rifiuti avrà certamente sbagliato le modalità, ma quanti operano in correttezza non possono pagare il menefreghismo e l’inciviltà di altri» hanno dichiarato al Quotidiano i residenti, chiedendo all’Amministrazione di provvedere allo smaltimento e magari imputare il danno a chi ne fosse responsabile, «ma intervenire per risolvere questa situazione».
Polemiche e malcontento non mancano mai e spostandoci anche in altre aree della stessa zona marittima, raggiungiamo la spiaggia dove, quasi alla metà del mese di luglio, non sono state ancora installate, sulla spiaggia, le passerelle in legno che consentono il trasporto dei soggetti affetti disabilità fino alla battigia. Per quanto attiene invece al fattore cestini dei rifiuti sulla spiaggia, l’amministrazione Mancuso lo ha messo all’angolo sin dalla prima ora, in quanto, riferiva tempo fa, «potrebbe incentivare i soliti incivili che non si limiterebbero alle pochezze prodotte sotto l’ombrellone».
Prosegue lo sfalcio dell’erba grazie al ritorno delle “squadrette” ma ci sarebbero alcune zone ancora avvolte nella vegetazione. Resta poi l’intramontabile problematica della carenza idrica che, intorno alle 20 (in media), inizia a seccare l’acqua potabile nelle abitazioni. Un orario forse più abbordabile rispetto a qualche settimana fa ma non per quanti rientrato a tarda sera.
In ultimo, dalle segnalazioni che giungono in redazione, con l’innalzamento delle temperature, in zona Marincoli e aree limitrofe, torna un annoso problema certamente non gradevole per i residenti: il fetore della spazzatura. Un odore nauseabondo che gli abitanti del posto riconducono alla vicina discarica ed all’impianto di trattamento dei rifiuti sottostante la stessa. Negli scorsi anni vennero addirittura aperte petizioni e istanze su questo tema ma non vi fu mai un concreto riscontro dagli organi amministrativi tantomeno da quelli giudiziari.
Tra le note positive, per dovere di cronaca, bisogna segnalare la risoluzione di un disagio, da noi esposto negli scorsi giorni (qui), relativamente alla fuoriuscita di liquami fognari nell’area contornante l’ecomostro. Come riferitoci, nell’immediata giornata di lunedì, gli operai comunali hanno raggiunto il posto per la completa risoluzione del disagio, anche se potrebbe rappresentare una “pezza” momentanea in quanto, alla base, vi sarebbe un’inadeguatezza generale del sistema di raccolta delle acque nere.