Si apre l’Avvento al Natale, I messaggi dei parroci alla guida delle comunità di Simeri Crichi

I parroci: Don Francesco, Don Alessandro e Don Nicola

In occasione dell’inizio del cammino d’Avvento che porterà alla celebrazione del Natale, abbiamo voluto chiedere ai parroci alla guida delle tre comunità parrocchiali di Simeri Crichi, di voler inviare un messaggio di augurio e di speranza attraverso il nostro sito d’informazione. Li ringraziamo per aver sin da subito accolto l’iniziativa, dove, in un periodo fortemente segnato da innumerevoli difficoltà, l’auspicio è che i messaggi carichi di affetto e soprattuto di fede da parte di Don Alessandro Severino (Parrocchia “San Nicola di Bari” di Simeri Crichi), di Don Francesco Cristofaro (Parrocchia “Santa Maria Assunta” di Simeri) e di Don Nicola Rotundo (Parrocchia “Santa Maria di Acqua Viva” di Simeri Mare), possano restituire ai nostri lettori un briciolo di forza per affrontare con aspettazione fiduciosa un migliore avvenire.


DON ALESSANDRO SEVERINO

Augurare “Buon Avvento nel Signore” per un sacerdote ha un solo significato: augurare un cammino spedito verso la Santa Grotta, nella quale troveremo avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia il Dio fattosi uomo e nato per noi, in verità non per noi, ma personalmente per ciascuno di noi.

Se potessi, darei ad ogni figlio di questa Parrocchia il cuore dell’Apostolo Paolo. Lui si che aveva compreso chi era nato. Ecco due sue testimonianze che meritano tutta la nostra attenzione: “Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Gal 2,19-20). “Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio” (Gal 4,4-7).

Camminare con questa luce dinanzi ai nostri occhi, luce dell’Apostolo Paolo fatta nostra luce, vuol dire fare di Cristo il solo Dono da desiderare, il solo Dono vero che rende effimeri tutti gli altri doni. Non che gli altri doni non servano, ma sono senza efficacia, se non ci prepariamo a ricevere il Dono vero dal Padre celeste per opera dello Spirito Santo e la mediazione della Chiesa. “Dio ha tanto amato me – questo è il pensiero con il quale si cammina verso il Santo Natale – da darmi il suo Figlio Unigenito come mia vita, mia luce, mia verità, mia grazia, mio tutto”.

Buon Avvento, allora, in cammino verso la Santa Grotta. Lungo il percorso incontreremo tante altre Persone: il 30 Novembre Sant’Andrea, il 4 Dicembre Santa Barbara, il 6 San Nicola (nostro patrono), l’8 la Vergine Immacolata, il 13 Santa Lucia. Non siamo soli in questo cammino. Siamo in una santa compagnia.

Che la Vergine Maria già in viaggio verso Betlemme, ci venga incontro e ci indichi la strada giusta per arrivare pronti nella Santa Grotta.

A tutti auguri per un santo cammino.

L’Amministratore parrocchiale
Don Alessandro Severino


DON FRANCESCO CRISTOFARO

Carissimi tutti,

ringrazio la Redazione della Gazzetta dei Ragazzi per avermi chiesto di offrire a voi un messaggio in occasione dell’inizio del tempo liturgico dell’Avvento. Apprezzo il loro impegno, sostengo la loro fatica e l’entusiasmo di fare una comunicazione serena e reale del nostro territorio.

Saluto tutti con stima e affetto paterno e fraterno. Questo mio saluto lo rivolgo alle autorità civili, militari e religiose che si trovano a svolgere il loro servizio e la loro missione nel comune di Simeri Crichi. Saluto tutto il mondo della scuola, oggi seriamente provato dalle difficoltà dovute dalla DAD.

Saluto gli altri confratelli presbiteri che sono chiamati a servire due delle tre parrocchie della comunità.

Abbraccio con speranza tutti gli ammalati, le persone sole, gli anziani, le famiglie, i giovani, i coniugi separati e tutti gli emigrati.

L’Avvento ci dice, appunto speranza perché l’Avvento ci ricorda e ci prepara alla visita di Dio. Oggi più che mai il nostro territorio, l’Italia, il mondo intero ha bisogno di speranza e di portatori di speranza, ha bisogno di essere visitato dalla benedizione di Dio.

L’Avvento ci ricorda la nascita di Gesù, incarnatosi e fatto uomo per insegnare all’uomo la via verso il Cielo. No amici, non è un particolare Gesù. Egli è il centro. Il mio invito è assai semplice: proviamo tutti a fare un cammino di sequela con Lui. Il Signore non delude. Quando entra nel cuore dell’uomo porta con sé tutti i suoi doni.

Sappiamo che questo momento di grave crisi e difficoltà passerà, come tanti altri che abbiamo vissuto. Cosa ci insegnerà questa storia? Se avremo imparato qualcosa, se avremo capito l’importanza di sentirsi sempre piccoli, creature bisognose di Dio e dei fratelli, se avremo imparato l’arte dell’umiltà, allora potremo dire di essere diventati persone migliori.

Assicuro a tutti oltre che la mia presenza anche la preghiera.

Vi benedico e vi abbraccio.

Don Francesco Cristofaro


DON NICOLA ROTUNDO

Carissimi,

Nella Chiesa una, santa, cattolica, apostolica, da questa Domenica inizia il Santo Avvento, tempo da vivere nella fede che il Padre nostro celeste, ancora oggi vuole darci il Figlio suo unigenito, Gesù Cristo nostro Signore, come luce, verità, grazia, vita per ogni uomo.

Oggi, in questo tempo di pandemia, avvertiamo tutti la pochezza, anzi la quasi nullità della nostra ostentata onnipotenza, grandezza, presunzione di essere noi i signori del presente, del futuro, della vita, della morte, i signori di tutto. È bastato un invisibile virus per destabilizzare tutto il pianeta e farci perdere ogni sicurezza. Siamo divenuti tutti più poveri. Siamo stati privati della cosa più bella che è proprio dell’uomo: la libertà di potersi muovere, agire, lavorare, incontrarsi, giocare, stringere relazioni. Ma la cosa più triste è l’aver dovuto nascondere il nostro volto, sostituendo la nostra immagine con un “pezzo di stoffa”.

Ecco il mio piccolo, modesto, messaggio per l’Avvento che invio agli abitanti di Simeri Mare, di tutto il Comune di Crichi e della nostra Calabria, dell’Italia e del mondo intero: Cristo Signore è la mia speranza di salvezza, di luce e di pace. È la mia certezza. È la mia fede. Lui può far sì che il nostro viso possa essere nuovamente libero e manifestare il cuore che vi è dietro di esso.

In questi giorni di Avvento, si innalzi dal cuore di tutti una preghiera accorata a Cristo Signore perché ci liberi da questa pandemia. Non è solo la mia fede, ma è anche la fede dei nostri Padri. Sempre essi hanno trovato nella preghiera la via per essere liberati da ogni male. Quando gli impegni dell’uomo si uniscono all’onnipotenza del nostro Signore e Redentore, allora di certo il miracolo si compie. Insieme: Dio e l’uomo, la scienza e la preghiera e ce la faremo.

Auguri per un Avvento durante il quale ognuno di noi scopra la potenza della sua preghiera, potenza che se unita alla scienza, è capace di farci vivere giorni di pace e di vera umana fratellanza. Affido e consegno voi e il mondo intero alle cure materne della Vergine Maria. Sia Lei a scendere in campo con noi e farsi nostra voce presso il Figlio Suo.

don Nicola Rotundo

Pubblicato da Redazione

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