Negli scorsi giorni aveva fatto fortemente discutere l’incendio che dolosamente era stato appiccato ai rifiuti abusivamente depositati nell’area comunale alle porte del capoluogo, in località Petrusa. Oggi giunge notizia che l’autorità forestale abbia attuato un provvedimento di sequestro dell’area in questione, mettendo i sigilli in un luogo da tempo sfogo per gli incivili che, non avendo la pazienza e la creanza di seguire correttamente le norme che regolano la raccolta differenziata porta a porta, pensano bene (si fa per dire) di depositare furtivamente i propri rifiuti all’interno dell’area ora oggetto di sequestro.
Bisogna in questo caso ricordare ed evidenziare come, l’area in questione non rappresenti né un sito di stoccaggio né tantomeno un’isola ecologica, si tratta di un luogo la cui destinazione effettiva resta attualmente ignota ma dove, la spregiudicata libertà di molti, non ostacola il loro volere di abbandonare lì i propri rifiuti. Più volte, viene altresì segnalato, l’ente comunale avrebbe provveduto all’acquisto di svariati lucchetti per il cancello d’ingresso in quanto, quando dal semplice sacchetto di rifiuti si passa a materiale ingombrante, allora sorge la necessità di aprire il cancello per portare a termine un lavoro a regola d’arte.
Ma perché l’amministrazione comunale non ha provveduto prima a bonificare l’area? Fonti comunali riferiscono che la stessa amministrazione avesse già predisposto la totale rimozione dei rifiuti, accordandosi con una apposta ditta per un importo pari a 5 mila euro. Negli stessi giorni in cui sarebbe dovuta avvenire la rimozione, ci riferiscono, è però divampato l’incendio che ha causato la combustione del materiale e dunque pregiudicato l’accordo precedentemente pattuito visto che, come è noto, i materiali sciolti o distrutti dal fuoco (la plastica in particolare) acquisiscono una maggiore pericolosità. Mentre si procedeva al nuovo accordo, ecco che giunge il provvedimento di sequestro che ora complicherà ogni proceduta.
Analogo provvedimento, lo ricordiamo, interessa da tempo anche un’area simile localizzata nei pressi del cimitero della frazione Simeri, per la quale l’ente comunale avrebbe già presentato la documentazione necessaria volta a provvedere alla bonifica del sito ma sarebbe in attesa dell’ok da parte del pubblico ministero che ha apposto i sigilli.
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