È giunta poche ore fa la prima pesante sentenza nell’ambito del procedimento giudiziario sull’omicidio del macellaio 34enne di Simeri Mare, Francesco Rosso, avvenuto nell’aprile del 2015.
La Corte d’Assise di Catanzaro, presieduta dal magistrato Alessando Bravin, ha condannato alla pena dell’ergastolo:
- Evangelista Russo (74 anni di Sellia Marina, accusato di essere il mandante dell’omicidio),
- Antonio Procopio (35 anni di Botricello, accusato, insieme a Gregorio Procopio e Vincenzo Sculco, di aver eseguito i sopralluoghi e i pedinamenti nei giorni precedenti l’assassinio),
- Gregorio Procopio (60 anni di Botricello)
- Francesco Mauro (45 anni di Sellia Marina, accusato di aver materialmente consegnato la pistola a Monti ed aver eseguito sopralluoghi nei pressi dell’abitazione e della macelleria dei Rosso, nonché aver dato indicazioni sulla dinamica dell’omicidio).
Unico ergastolo non accolto rispetto alla richiesta del pm Veronica Calcagno, quello nei confronti di Vincenzo Sculco (34 anni di Andali), per il quale la Corte ha stabilito una pena a 24 anni di reclusione.
«Oggi, finalmente dopo tanti anni di sofferenza, mortificazioni e lacrime, il nostro Francesco ha avuto giustizia e potrà finalmente riposare in pace – hanno dichiarato i familiari di Francesco Rosso – Nel corso del processo si è maldestramente tentato di sviare l’esito delle indagini con piste alternative che non avevano alcun supporto probatorio. La famiglia non finirà mai di ringraziare i Giudici, i carabinieri, la Procura ed anche la magistratura per la dedizione, la professionalità e soprattutto l’umanità con cui hanno trattato questo caso. Finalmente la mamma potrà portare la rosa bianca al suo adorato figlio perché giustizia è stata fatta».
Le parti civili sono state rappresentate in giudizio dagli avvocati Nunzio Raimondi e Manuela Costa, Piero Mancuso e Claudia Macrì. Mentre il collegio difensivo è composto dagli avvocati Pietro Funaro, Gregorio Viscomi, Luigi Colacino, Salvatore Iannone, Rita Parentela, Massimo Scuteri.