Scuola, Zicchinella su riapertura a Simeri Crichi: «Non sono stato consultato, avrei aspettato»

Davide Zicchinella, sindaco Sellia Superiore

Il sindaco del vicino comune di Sellia, Davide Zicchinella, ha ritenuto opportuno intervenire, attraverso il nostro sito, per chiarire la sua posizione in merito a quanto dichiarato dal primo cittadino di Simeri Crichi, Pietro Mancuso che, nella serata di ieri, attraverso un messaggio divulgato dalla pagina ufficiale dell’amministrazione comunale e ripreso dal nostro sito (qui), si era prodigato di chiarire le dinamiche giuridiche circa i fatti che hanno riguardato il ritorno in classe per gli studenti calabresi. Mancuso, nel finale della sua nota, aveva difatti manifestato apprezzamento per un intervento del collega Zicchinella in merito ai danni causati dalla Dad ed alla sua volontà di far rientrare in classe bambini e ragazzi.

«Il mio intento non è assolutamente polemico ma voglio mettere luce su un aspetto che non è apparso nella sua chiarezza» ha dichiarato Zicchinella. «Sulla riapertura della scuola di Simeri Crichi non mi è stato chiesto alcun parere – ha affermato il primo cittadino di Sellia – il sindaco mi ha citato poiché io, da pediatra prima che da sindaco, ho sempre espresso la necessità di aprire immediatamente le scuole quando vi sono le condizioni di sicurezza».

Zicchinella, rimarcando il suo parere, ha difatti specificato come la ripresa delle attività scolastiche in presenza sia necessaria per via di quelle grosse problematiche causate dalla Dad specie nei più piccoli, con la complicità, in primo luogo, della mancata socializzazione dalla quale andranno a scaturire una serie di problematiche di natura psicologica delle quali si potrà avere contezza solamente in futuro. Dunque, per il sindaco e consigliere provinciale, non una cosa legata alla sola didattica ma, in particolare, all’integrità mentale dei bambini.

«Sulla riapertura della scuola di Simeri Crichi è invece un altro discorso» ha quindi chiarito Zicchinella. «La vicenda dei casi ancora non chiara avrebbe, secondo me, necessitato di maggiore prudenza – ha affermato il sindaco del vicino comune – Sei io fossi stato nei panni del mio collega, avrei ritardato l’apertura, fatto una campagna di screening con tamponi rapidi al personale scolastico, docente, Ata e solo dopo avrei riaperto in sicurezza per dare ai genitori, giustamente preoccupati, quella garanzia che necessitavano».

Pubblicato da Redazione

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