Scuola, Il nuovo dirigente Bulotta è un fiume in piena. Critiche ed idee per tutti i plessi

La scuola primaria di Simeri Crichi

A passare per «un insensibile» non ci sta proprio il professore Antonio Bulotta, neo dirigente scolastico dell’IC Cropani-Simeri Crichi, ed è per questo che, contattato dalla nostra redazione, ha voluto spiegare esaustivamente la sua posizione e le linee guida da lui impartite, nei numerosi istituti che lo vedono a capo, per l’anno scolastico 2021-22.

Il dirigente ha analizzato a fondo la questione, ponendo sotto la lente d’ingrandimento le circa 18 strutture che questi è chiamato a coordinare tra i plessi di Simeri Crichi, Soveria e Cropani. Ogni edificio ha difatti le proprie peculiarità, criticità e problematiche a cui assolvere, nonché ognuno si presenta strutturalmente differente rispetto agli altri, anche e soprattutto in riferimento agli spazi all’aperto ed al chiuso.

Con Bulotta abbiamo voluto ripercorrere diverse questioni che da tempo tengono in apprensione le famiglie del territorio di Simeri Crichi, quelle i cui figli frequentano almeno uno dei tre plessi ubicati tra il centro del paese e la località Roccani.

GREEN PASS ED INGRESSI NELL’EDIFICIO

Partendo da quella temporalmente più vicina, abbiamo chiesto quali siano le sue effettive posizioni sul Green Pass e sugli ingressi nelle strutture scolastiche. Il dirigente, dopo una prima direttiva attraverso cui rendeva possibile l’accesso nel cortile solo se in possesso della certificazione verde, ora, valutate le difficoltà nel predisporre controlli e quant’altro, ha dato mandato ai responsabili dei plessi di procedere al controllo del Green pass dei genitori solo se questi dovessero avvicinarsi a meno di 10 metri dall’ingresso. Dunque resta quella “linea immaginaria” che già aveva ideato Bulotta, ma sarà comunque possibile sostare nel cortile, anche senza green pass, se provvisti di mascherine e con distanziamento interpersonale.

Altra problematica sollevata dai genitori, quella relativa all’ingresso in classe, specie nei primi anni della scuola dell’infanzia per il cosiddetto “primo inserimento”. Bulotta ci dice di aver dato ampia autonomia ai Dvr ed al personale scolastico per gestire al meglio la situazione. Lo stesso dirigente specifica, categoricamente, come nella struttura si possa entrare esclusivamente se in possesso del Green Pass ma questo non basta. Ogni genitore dovrà altresì compilare una autodichiarazione attraverso cui afferma di non avere febbre, sintomi covid, non essere stato a contatto con soggetti positivi, ecc. «Essere vaccinati, come ben sappiamo, non significa essere immuni dal contagio – ha detto Bulotta – riduce certamente la possibilità di ospedalizzazione, ma possiamo essere ancora veicolo per la diffusione del virus». Insegnanti e personale dovranno dunque vigilare in tal senso e altresì, grazie a quell’autonomia a cui si faceva riferimento prima, potranno decidere, in conformità agli spazi che i diversi istituti hanno, se i genitori potranno o meno entrare nelle classi. «La situazione varia a seconda dell’edificio» ha concluso il preside.

I PROBLEMI STRUTTURALI

Riallacciandoci alla questione strutture e spazi, chiediamo al dirigente quali siano le soluzioni che intende adottare per i plessi di Roccani e Simeri Crichi dove, il primo vede ancora le classi dell’infanzia rilegate all’interno dei container nel cortile, il secondo plesso, nell’area della scuola primaria, da tempo è inagibile per ingenti danni strutturali che potrebbero portare ad un pericoloso crollo.

Bulotta è alla guida dell’Istituto da meno di un mese ma, ci dice, «ho già provveduto ad eseguire un sopralluogo in ogni plesso». Nella scorsa settimana ha visitato difatti quelli di Simeri Crichi ed è stata sua personale intenzione voler incontrare i Commissari straordinari del Comune e i dirigenti dell’ufficio tecnico comunale. Con questi ha poi raggiunto le scuole del paese, constatando di persona gli interventi impellenti da iniziare e portare in breve tempo al termine.

Quella con Commissari e tecnici, Bulotta la definisce una «collaborazione più che proficua», evidenziando non solo l’apertura dei funzionari del Governo ad ascoltare le sue proposte, ma anche e sopratutto la disponibilità del capo dell’ufficio tecnico, Pasquale Barbuto e del geometra Catizone, che il dirigente ha voluto particolarmente ringraziare.

NELL’AULA-COVID SI SMISTAVA IL CIBO

Note di sconcerto sono state espresse da Bulotta su diverse questioni. In primis si è mostrato abbastanza esterrefatto nel constatare come “l’aula covid”, cioè quella predisposta per legge ad isolare eventuali casi di positività nella scuola, coincidesse con la stanza per lo smistamento del cibo per la mensa. «Non possiamo rischiare che eventuali tracce del virus possano addirittura viaggiare nel cibo» ha rilevato il dirigente, dando immediata disposizione per la creazione di una nuova aula in cartongesso.

Restando sempre a Simeri Crichi, il dirigente, ha guardato con preoccupazione alla situazione dell’area inagibile per la quale la sola istituzione scolastica pare possa fare ben poco. «È un intervento che mi auguro possa attuare l’ente comunale in un futuro migliore», riferendosi certamente ad un commissariamento che non dovrebbe andare oltre l’ordinaria attività. Un’azione maggiormente politica, dunque, riposta nelle mani della prossima amministrazione. 

La classi che risiedevano nell’area in questione, sono state ora ricollocate nella vicina scuola media, laddove prima erano presenti gli uffici di segreteria (spostati a Cropani). Il dirigente scolastico non individua problematiche di rilievo in questo plesso se non per quanto attiene ai servizi igienici per i quali si è provveduto ad installare un container esterno che, ci dice Bulotta, presto sarà sostituito con la creazione di nuovi bagni permanenti, in particolare quelli dedicati ai soggetti affetti da disabilità. «Interventi di edilizia leggera ma consistenti» li definisce il dirigente, auspicando ancora una volta, sulla disponibilità economica concessa dall’ente comunale per un finanziamento vincolato di circa 90 mila euro.

«DUBBI A LASCIARE MIO FIGLIO IN UN CONTAINER»

Basito e meravigliato si è poi detto il preside in merito alla situazione che da oltre un anno interessa la scuola di Roccani. «Avrei avuto seri dubbi a mandare mio figlio a scuola in un container per tutte quelle ore, mentre fuori vi erano 40°». Il container in questione, Bulotta lo ha visitato e nello stesso ha riscontrato un cattivo odore, certamente non nocivo, ma tale da infastidire chiunque debba lì dentro intrattenersi per svariate ore. Per il dirigente è inammissibile e pare stia già lavorando per la creazione di nuove aule ed una riorganizzazione totale dell’edificio in muratura, suddividendo lo stesso in due aree: una dedicata esclusivamente alla scuola dell’infanzia ed una dedicata alla primaria, predisponendo due differenti ingressi se sarà possibile.

Ed il container? La struttura presa a noleggio dal Comune di Simeri Crichi su indicazioni del Ministero dell’Istruzione, se vi sarà la necessità di mantenerla ancora nel cortile scolastico, potrebbe essere riconvertita in laboratori didattici o aule per attività ludica. Un luogo, comunque, in cui passare poco tempo a fronte delle 5 ore che i bambini e gli insegnanti stanno da tempo trascorrendo nella struttura in questione.

Ma il dirigente Bulotta guarda lontano e nonostante la scuola di Simeri Crichi si stia ormai abituando a cambiare la sua guida ogni anno, lui pensa che in futuro si potrebbe individuare un edificio nella zona di Simeri Mare in cui realizzare un nuovo e più funzionale plesso scolastico. Ma per ora resta solo un progetto in mezzo ad una pila di interventi che il dirigente è chiamato ad assolvere per risanare il comparto forse più importante per il nostro territorio.

Pubblicato da Redazione

Sito d'informazione di Simeri Crichi