Le lezioni scolastiche stanno per concludere la prima settimana dal ritorno in aula ma le questioni relative alla sicurezza continuano a fare discutere e dividere i genitori tra coloro che sono favorevoli al ripristino della didattica in presenza e quelli che invece avrebbero preferito maggiori accortezze per i propri figli.
Nel merito della questione, nella mattinata di oggi, una delegazione di genitori dell’Istituto di Simeri Crichi ha incontrato il sindaco del paese, Piero Mancuso, per chiedere la fattibilità di uno screening a tutti gli alunni, insegnanti e personale scolastico, visto il focolaio avutosi nel capoluogo appena terminate le festività natalizie.
«Il sindaco si è subito messo a disposizione e dimostrandosi vicino alle preoccupazioni della maggior parte dei genitori che in questi giorni di riapertura della scuola non ha inteso mandare i figli a scuola» fanno sapere i rappresentanti, specificando come lo stesso Mancuso abbia loro assicurato che il focolaio in questione sia circoscritto ad un nucleo familiare e che il totale ad oggi dei contagiati sia di 13 soggetti di cui 10 relativo al medesimo nucleo familiare; gli altri 3 non riguarderebbero il capoluogo.
Da ciò, il primo cittadino avrebbe dunque specificato come «lo screening inteso come tampone igienico a carico delle casse comunali, sarà effettuato solamente se il numero dei contagi dovesse salire ma – ha aggiunto – fortunatamente il tutto sembra stabile». La rappresentanza dei genitori ha inoltre riferito che il sindaco avrebbe altresì sentito l’Asp chiedendo la possibilità di effettuare un triage negli edifici scolastici (con tampone molecolare e più affidabile nell’esito), ma la stessa Azienda sanitaria, valutata la situazione epidemiologica del paese, non ha ritenuto necessario accogliere l’istanza.
In merito all’eventuale ordinanza di chiusura della scuola, riferisce sempre la rappresentanza dei genitori, Mancuso avrebbe ancora una volta ribadito ai rappresentanti che il provvedimento avrebbe certamente rappresentato il modo più semplice e meno dispendioso di affrontare la questione, ma «le condizioni per attuare tale provvedimento ad oggi non sussistono e che – ha riferito il sindaco ai genitori presenti – il tutto è dettato da un timore giustificato da chi è genitore che indubbiamente tutela il proprio figlio».
I rappresentanti hanno voluto in fine ribadire l’importanza di ottemperare alle regole sul distanziamento sociale ed al serrato uso delle mascherine, precisando che «nei plessi scolastici comunali la priorità è il pieno rispetto del protocollo anti-covid».