Presepe Vivente, ecco tutte le novità annunciate nella conferenza di oggi

La conferenza stampa di oggi

Prende ufficialmente il via l’ottava edizione del presepe vivente, con la conferenza stampa tenutasi nella Sala consiliare del Comune di Simeri Crichi alla presenza del sindaco Mancuso e dei membri del consiglio direttivo dell’associazione Presepe Vivente, il presidente Folino, la vicepresidente Mussari, il tesoriere D’Imperio, il presidente onorario Mosca. Dalla successione dei vari interventi sono emerse le novità previste nell’edizione 2019, la seconda che vede all’opera il suddetto direttivo, con lo scopo di fondo che è sempre quello di riprodurre Betlemme nell’armonia del clima natalizio.

Si parte con l’ufficializzazione delle date che quest’anno saranno tre, precisamente 27,28 e 29 dicembre. Un ampliamento temporale che rappresenta a pieno l’intenzione e l’impegno nel voler superare le oltre 4000 presenze registrate nella scorsa edizione, che hanno contribuito, tra le altre cose, ad aver ottenuto il riconoscimento di “evento dell’anno 2018” secondo i lettori di questo sito. Altre novità funzionali alle esigenze degli spettatori sono l’introduzione di un’area food che rimpiazzerà il rinomatissimo stand de “i crispeddhi” (state sereni, le prelibatissime crespelle potranno essere gustate comunque), e la partecipazione di artisti di strada e band locali che allieteranno i momenti precedenti e successivi allo svolgimento dell’evento. Ma la new entry principale del presepe vivente venturo arriva dall’idea di Lorenzo Chirichò, il quale è intervenuto in conferenza per illustrare il “campo di Marte”, una nuova postazione inedita in cui, nell’intenzione di ricostruire la Betlemme di epoca Romana, si riproducono gli scenari dei campi di addestramento delle milizie, compresi gli ordini impartiti in latino e le musiche di guerra coevi all’età di Augusto. Chiaramente il campo di Marte rappresenta una notevole occasione di arricchimento culturale.

Non poteva mancare l’intervento del primo cittadino Mancuso, il quale si è augurato che l’evento possa raggiungere una continuità negli anni tale che il presepe riesca a ottenere considerazione a livello storico. Il sindaco ha poi ribadito come il borgo si presti idealmente a divenire scenario rappresentativo del contesto presepiale, e ha fatto presente di come durante i mesi della realizzazione i lavori preparatori all’evento possano creare dei disagi, in ogni caso ben sopportati, ai residenti delle zone interessate, invitando così gli addetti a relazionarsi con gli stessi nella maniera più consona per tutti. Tema richiamato più volte durante la presentazione è quello della sicurezza, soprattutto in un periodo storico in cui le misure cautelari sono imprescindibili se si tratta di eventi con un notevole flusso di pubblico. Sia Mancuso che D’Imperio hanno rimarcato il concetto, perché si prevedano le situazioni di pericolo sia per gli attori che per gli spettatori ed è stata ufficializzata l’installazione dei tornelli per regolare l’ingresso dei visitatori.

Sono state rese note inoltre le figure, su indicazione del consiglio direttivo, del direttore artistico, il maestro Giuseppe Patamia, e del direttore dei lavori e della fotografia, l’architetto Salvatore Madia, oltre che quelle dei protagonisti principali, Giuseppe e Maria, interpretati da Anna Cristina Marino e Tommaso Pollinzi. Entrambi nella passata edizione hanno rivestito gli stessi ruoli, ma rispettivamente nei contesti dell’Annunciazione e del sogno di Giuseppe.

In chiusura sono giunti i ringraziamenti finali del presidente del direttivo, Salvatore Folino, il quale ha rivolto un appello alle associazioni del paese per realizzare una fattiva collaborazione. Folino prima di concludere ha poi avanzato la proposta di nominare come secondo presidente onorario, oltre all’immancabile Ciccio Mosca, Giuseppe Lopez. Dunque è tutto pronto perché si dia inizio al cantiere dell’ottava edizione del presepe vivente, l’augurio è quello di una riuscita maggiore dell’edizione passata.

Pubblicato da Francesco Antonio Pollinzi

Caporedattore centrale.