Politiche 2022, domani gli italiani votano per il nuovo Parlamento: ecco come si fa

Poche ore ci separano dal sapere quali saranno i volti dei 400 Deputati e 200 Senatori che ci rappresenteranno al Parlamento. È domenica 25 infatti il giorno designato per le elezioni politiche 2022 volte al rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Gli elettori potranno recarsi ai seggi dalle 7.00 alle 23.00, muniti di documento di riconoscimento e di tessera elettorale indicante tra le altre informazioni, il seggio in cui recarsi. Nel caso in cui il cittadino elettore dovesse essere sprovvisto o dovesse aver smarrito la tessera elettorale, potrà recarsi presso l’ufficio elettorale del Comune, a disposizione per tutta la durata dell’apertura dei seggi.

Nel Comune di Simeri Crichi sono 4 le sezioni di voto: n.1-2 nella scuola elementare di Crichi, n.3 nell’edificio scolastico di Simeri e n.4-5 nella scuola elementare di Roccani.

Una volta alle urne, all’elettore verranno consegnate due schede: una di colore rosa per eleggere i candidati alla Camera ed una di colore giallo per eleggere i nuovi membri del Senato. Per la prima volta non esisterà più il requisito dei 25 anni di età per eleggere i senatori, che sarà possibile votare a partire dai 18 anni. Le due schede sono identiche nella struttura. Entrambe presentano il nome del candidato al collegio uninominale, sotto, il contrassegno delle liste in coalizione collegate al candidato, con accanto scritti i nomi dei candidati e dunque il collegio plurinominale.

Esistono tre tipi di voto. È possibile porre la “x” sul nome del candidato al collegio uninominale e cosi facendo votare automaticamente tutte le liste ad egli collegate. Oppure si può sbarrare solo uno dei partiti del collegio plurinominale e di conseguenza dare il voto ai candidati scritti accanto al contrassegno. Il terzo modo permette invece di porre due “x”, una sul candidato al collegio uninominale mentre l’altra su uno dei partiti in coalizione con il candidato. Non è ammesso il voto disgiunto, ovvero non è possibile votare il candidato del collegio uninominale in contemporanea ad un partito che non fa parte della sua stessa coalizione.

Il sistema elettorale attualmente in vigore, il “Rosatellum” o “legge Rosato” (legge n.165 del 3 novembre 2017), è un sistema misto, dunque in parte maggioritario, in parte proporzionale. Ciò prevede che un terzo dei seggi tra Camera e Senato venga eletto con sistema maggioritario, ovvero in collegi uninominali e che i due terzi, nel mentre, vengano decisi con sistema proporzionale, ovvero ripartiti tra i partiti a seconda delle percentuali ottenute alle elezioni

Ricordando che andare a votare è un dovere civico ma sopratutto che il voto è libero e segreto, nella speranza che venga affidato secondo buon senso, vi auguriamo buon voto.

Pubblicato da Elisabetta Pollinzi

Collaboratrice