Comincia con un pareggio il girone di ritorno della Life Simeri Crichi. Un solo punto portato a casa dai ragazzi di mister Alberto, frutto di una prestazione altalenante complici varie amnesie difensive e la compattezza dell’avversario, cui da cornice ha fatto il calorosissimo tifo del Notaro. Il fattore casa non è un dato ininfluente per la stagione del Palermiti. Tra le mura amiche la squadra di Macrì è una schiacciasassi, uscirne con un pari non rende demerito alla corazzata biancoverde che riesce comunque a preservare l’imbattibilità.
Tatticamente mister Alberto torna al 4-4-2 con Nagero, Pugliese, Dushku, Pullano, Vatrella, Canino, Folino, Poerio, Catizone, Dolce, Aiello. I padroni di casa a scendere in campo sono Fulciniti, Solimeo, Parafati, Marcella Andrea, Aiello Danilo, Comi, Voci, Marcella Nicola, Aiello Steven, Papasodaro e il capocannoniere del girone, bomber Gullà.
Nel primo tempo i padroni di casa puntano alla superiorità territoriale cercando di schiacciare la Life nella propria metà campo, ma l’azione più pericolosa è del classe 00 Comi, scatenato sulla corsia destra, bravo a superare Vatrella, entrare in aria e andare alla conclusione su cui Nagero respinge e Pugliese, indiscutibilmente migliore in campo a conferma del proprio stato di grazia, spazza. La Life è pericolosa soltanto nell’occasione creata da Folino, abile a rubare il pallone a Marcella a ridosso dell’area di rigore e a impensierire Fulciniti con un tiro rasoterra deviato in angolo. Nella ripresa Alberto cambia e lancia in campo Chiarella e Belcamino. Mai scelta fu più azzeccata, dopo due minuti il numero 20 porta in vantaggio la Life. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere: Comi è pericoloso sulla fascia destra, Gullà ci prova due volte su punizione, Steven Aiello da fuori area va vicinissimo al gol del pareggio dopo un pasticcio della difesa, e infine alla mezz’ora è Papasodero a segnare l’1-1 sfruttando l’assist di Gullà bravo a rubare palla alla difesa in affanno della Life. Nell’ultimo quarto d’ora la tensione sembra emergere sul gioco, numerosi sono i contrasti e di conseguenza i toni diventano sempre più accesi, tant’è che anche l’arbitraggio viene orientato sull’estrazione dei cartellini gialli. Irrilevanti le azioni pericolose degli ultimi minuti.
Ultima occasione della partita è una punizione dal limite dell’area assegnata alla Life al 94’, fatto sta che per la fretta (qualsiasi altro motivo non trova plausibile spiegazione) il direttore di gara abbia proceduto al triplice fischio dimenticandosi di far battere il calcio di punizione a Belcamino. Non sappiamo come sarebbe andata a finire, ma il definitivo verdetto del campo riporta un pareggio che non compromette il primato della classifica (il Belcastro ha comunque accorciato il distacco portandosi a tre lunghezze dietro), ottenuto su un campo difficile contro un’avversaria altrettanto dura da affrontare, che non a caso occupa il terzo posto in classifica.