Omicidio Rosso, in manette i presunti mandanti: sarebbe stato ucciso per vendetta

Con tutte le probabilità, Francesco Rosso, il macellaio di 35 anni di Simeri Mare, sarebbe stato brutalmente ucciso lo scorso 14 aprile 2015 nell’attività di famiglia, per un regolamento di conti, una vera e propria vendetta nei confronti del padre da parte di quelli che, alle prime ore dell’alba di stamane, sono stati posti in arresto con la pesante accusa di essere i mandanti dell’omicidio del giovane ragazzo di Simeri Mare.

Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal GIP del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, coordinata dal magistrato Nicola Gratteri, che ha dunque portato i militari della Compagnia Carabinieri di Sellia Marina a porre in stato di fermo coloro che, secondo le indagini portate avanti nell’ambito dell’operazione “Quinto Comandamento”, risulterebbero come i mandanti dell’omicidio di Francesco Rosso, coloro che avrebbero dunque commissionato a Monti, Sculco e ai due Procopio (in arresto dallo scorso 21 settembre), di compiere l’efferato delitto che ha sconvolto un’intera comunità.

In manette finiscono due cittadini residenti nel comune poco distante di Sellia Marina: sono Evangelista Russo (70 anni) e Francesco Mauro (41 anni). Una conferenza stampa delle ore 11.00 prevista presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, fornirà ulteriori particolari sull’indagine.

Pubblicato da Redazione

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