Omicidio Rosso, in Appello revocati gli ergastoli. Lo sdegno dei famigliari “Francesco ucciso per la seconda volta”

Francesco Rosso (34 anni)

Pubblichiamo quanto i famigliari di Francesco Rosso, il macellaio ucciso nell’aprile del 2014 a soli 34 anni mentre stava lavorando presso l’esercizio di famiglia a Simeri Mare, ha espresso a seguito della sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro nella giornata odierna. Il comunicato inizia con il riassunto di quanto hanno stabilito i giudici:

La sentenza definitiva oggi in Corte d’Assise d’Appello ha dato il seguente esito per ogni imputato: Mauro Francesco e Procopio Gregorio sono stati condannati a 30 anni, Sculco Vincenzo e Procopio Antonio a 15 anni e 4 mesi. Interdizione per tutti da pubblici uffici e interdizione legale. Per quanto riguarda Russo Evangelista sentenza di non luogo a procedere in quanto incapace di intendere e di volere e come misura di sicurezza che non può avvicinarsi nei luoghi di abitazione e lavoro fino a 500 metri ed ogni 6 mesi deve recarsi presso un istituto psichiatrico di sua scelta per accertare il suo stato di malattia e non può uscire prima delle ore 8:00 del mattino e dopo le 20:00“.

Di seguito al resoconto del dispositivo lo sdegno dei cari di Francesco:

“Noi familiari, gridando vergogna vogliamo replicare dicendo che è inconcepibile tutto questo. Francesco è stato ucciso per la seconda volta e questa non è solo una sconfitta per la famiglia e gli amici ma, per l’intera collettività e soprattutto della giustizia, perché’ il messaggio che si vuole far passare è quello che si può creare un commando di persone e programmare l’uccisione di una persona a questi sconosciuta e che non ha mai fatto nulla, per guadagnare pochi spiccioli e godere poi della riduzione della pena! Una condanna a vita si trasforma poi in una pena irrisoria mentre i familiari rimangono con la condanna a morte dell’anima perché’ non potranno vedere più il loro figlio e fare sempre i conti con una sedia vuota!!!!

Ci chiediamo inoltre se è giusto che Procopio Antonio, dopo 10 anni, con la mossa dell’ultimo momento, presentando una lettera di scuse e pentimento, abbia ricevuto uno sconto di pena e se è questo il motivo di tale decisione. Attendiamo ormai invano di leggere la sentenza. Vergogna!!!!! Lo grideremo fino allo sfinimento perché non si può accettare una cosa del genere! Francesco è stato ucciso ancora una volta da quella che non è giustizia!!!!”

Pubblicato da Redazione

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