Omicidio Rosso, la dinamica ricostruita dagli inquirenti [FOTO e VIDEO]

La conferenza stampa di questa mattina

È stata delineata, durante la conferenza stampa di questa mattina, la lunga e tortuosa strada percorsa dagli inquirenti che li ha portati ad effettuare, nella mattinata di oggi, l’arresto di quattro persone: Danilo Monti, 27 anni, residente a Cerva e domiciliato a Lecco, considerato l’autore materiale del delitto; Gregorio Procopio, 56 anni, residente a Botricello; il figlio, Antonio Procopio, 31 anni, di Botricello; il genero, Vincenzo Sculco, 30 anni, residente ad Andali.

La misura, che trae origine da una complessa indagine del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Sellia Marina e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Catanzaro, condotta tra aprile 2015 e novembre 2017, ha visto la minuziosa ricostruzione dei momenti immediatamente precedenti e successivi all’omicidio. Analisi di decine di riprese di impianti di videosorveglianza e di centinaia di dati inerenti al traffico telefonico, hanno portato all’univoca enucleazione del gruppo di fuoco resosi responsabile dell’omicidio.

In un quadro di elevata gravità indiziaria, l’attività investigativa ha così portato all’individuazione del materiale esecutore dell’efferato delitto in Danilo Monti che, tramite il concorso morale e materiale degli altri tre di Botricello, aventi compiti di ricognizione dei luoghi, ha potuto portare a compimento il disegno criminoso. Le responsabilità imputabili ai soggetti indagati sono state acclarate mediante l’interpolazione delle informazioni assunte nelle immediatezze dei fatti con la progressiva confutazione degli alibi artatamente creati, in virtù dell’acquisizione di plurimi dati di fatto emersi durante l’attività di ricognizione informativa (tracciamento satellitare mediante GPS di un’auto utilizzata, celle di aggancio degli apparati cellulari, tabulati telefonici, immagini impianti TVCC, attività di captazione) che hanno acclarato come l’omicidio di Francesco Rosso fosse stato accuratamente premeditato, con più sopralluoghi effettuati in diversi momenti dai quattro indagati prima dell’omicidio, atti a verificare la presenza di impianti di videosorveglianza pubblici e privati sulle vie di accesso e fuga dal luogo del delitto.

Nonostante l’elevata attenzione posta in essere dai quattro indagati, sia nelle fasi propedeutiche, in costanza e successivamente all’omicidio, il complessivo quadro probatorio emerso dalle indagini ha condotto all’emissione del provvedimento in tratto.

IL VIDEO DELL’ARRESTO E DELLE INDAGINI


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Pubblicato da Redazione

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