Oggi è il Dantedì: un’intera giornata dedicata allo straordinario poeta fiorentino

Oggi 25 marzo si celebra la prima edizione del “Dantedì”. Una giornata istituita dal governo per celebrare le opere dell’illustre poeta fiorentino, diventate pietre miliari della letteratura italiana. La scelta di questa giornata non è casuale, il 25 marzo è infatti la data stabilita in cui Dante Alighieri avrebbe compiuto il viaggio ultraterreno poi narrato nella Divina Commedia.

Alle ore dodici, tutta Italia ed in particolar modo gli studenti impegnati nelle lezioni online, sono stati dunque invitati a leggere o citare i passi delle composizioni del poeta, condividendo il momento tramite social con gli hashtag ufficiali #Dantedì, #ioleggoDante. L’intento è quello di riscoprire passi, versi con lo scopo di utilizzare la cultura come arma contro questo brutto periodo che tiene in ostaggio i cittadini.

La manifestazione procederà per tutta la giornata di oggi con il contributo dei Ministeri dell’Istruzione e della Cultura, così come di numerosi musei, biblioteche e parchi archeologici che, costretti a rivedere i piani a causa della quarantena, pubblicheranno immagini e video sulle loro pagine social. Mentre canali televisivi e media trasmetteranno documentari, performance di lettura in streaming, racconti narrati dai più grandi artisti italiani, il tutto, naturalmente, con al centro la straordinaria figura di Dante.

LA NOSTRA CITAZIONE

Non vuole essere casuale la citazione da noi proposta: siamo nel XXXIV canto della Divina Commedia, nel momento in cui Dante, accompagnato da Virgilio, può finalmente rivedere le stelle uscendo dall’Inferno. La speranza è dunque quella di poter presto concludere questo difficile periodo e tornare ad una vita che non sia quella di sempre, bensì una vita nuova fatta da molta più consapevolezza.

“Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d’alcun riposo,

salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch’i’ vidi de le cose belle
che porta ’l ciel, per un pertugio tondo.

E quindi uscimmo a riveder le stelle.”

(Dante, Inferno, canto XXXIV)

Pubblicato da Elisabetta Pollinzi

Collaboratrice