È stata depositata presso la stazione dei Carabinieri di Simeri Crichi, una denuncia contro ignoti sottoscritta da circa 70 cittadini di cui si è fatto portavoce il consigliere comunale Domenico Garcea, con l’intento di segnalare all’autorità competente un «intollerante odore nauseabondo» che da giorni viene avvertito dalla popolazione residente nella zona marittima del comune nonché nelle località Roccani, San Francesco, Lacuni ed Apostolello, queste poste al confine e nei dintorni della discarica di Alli.
«Descrivere l’odore non è cosa facile – si legge nella denuncia – ai più sembra simile ai rifiuti in putrefazione oppure ai fertilizzanti e/o concimi utilizzati in agricoltura, ma basta subirla per un po’ per portarsela addosso e nel naso per ore ed avvertire sintomi di vomito, mal di testa, bruciore alle narici ed alla gola». Proprio a causa di quest’aria irrespirabile, i cittadini affermano di essere spesso costretti a restare chiusi in casa, anche nei giorni di caldo intenso, impossibilitati ad aprire finestre e balconi.
Una precedente segnalazione del caso era già stata inviata alle autorità locali (quali: Arpacal, Regione Calabria, Comunità d’Ambito Ato Cz e al sindaco di Simeri Crichi) sempre da parte di Garcea, ma lo stesso afferma di non aver ricevuto risposta alcuna sulla questione.
I sottoscrittori della denuncia avrebbero dunque invitato l’autorità militare ad effettuare i rilievi del caso «per accertare le cause e/o la fonte di questi “miasmi”» e ove si ravvisano reati, la richiesta che «i responsabili vengano perseguitati a norma di legge».