“Se non vivessimo in un paese democratico e se la mente ci portasse a rivivere periodi storicamente nefasti, potremmo collegare la Reazione di Zicchinella a quella di un piccolo podestà, a cui tutto è concesso e a nessuno è consentito di esercitare il proprio ruolo nel rispetto della legge. L’esercizio del Consigliere Comunale, se al Sindaco dovesse sfuggire, è proprio finalizzato alla verifica ed al controllo di tutti gli atti che l’amministrazione propone e concretizza, in relazione a quel principio sacrosanto della legalità e della trasparenza a beneficio della collettività e non con lo scopo di soddisfare egoismi, interessi, e parzialità di qualsiasi natura”.
Lo riporta una nota stampa di replica firmata dai consiglieri di minoranza del Comune di Simeri Crichi Giuseppe Canistrà,
“In più occasioni – scrivono i consiglieri – e sempre con più veemenza, il Sindaco descrive questa nostra collettività ed il nostro territorio come una borgata di Katmandu, gestita per decenni da incapaci, senza voce in capitolo, lontana dalla realtà politica. Orbene, non vogliamo ricostruire il percorso storico di questo “Nostro” paese sia sotto l’aspetto amministrativo che politico, non vogliamo ricordare a noi stessi e all’intera popolazione l’evoluzione che l’intero comprensorio ha avuto in questi ultimi vent’anni ma, se trova uno spazio privandosi del suo prezioso tempo, si informi meglio, chieda al Suo Consigliere Franco Primo, non uno a caso, uno che in consiglio comunale c’è da quando lei non era ancora nato, o forse è un sosia? E la smetta di far passare l’Ordinaria amministrazione come risultati straordinari e la programmazione già cantierizzata come suoi risultati”.
“Si abitui a rispondere nel merito, non divaghi, se la Sua priorità è finalizzata a ricompensare i suoi sponsor con provvedimenti che possono suggestionare osservazioni, se ritiene che l’opposizione debba assistere passivamente a questa sua ossessione – concludono – sappia che utilizzeremo tutti gli strumenti che la legge ci fornisce e lo faremo solo ed esclusivamente nell’interesse della collettività. Di ciò, se ne faccia una ragione”.