L’importanza di un’infermiera a scuola. A Simeri Crichi e Soveria corsi di primo soccorso

Gli alunni di Simeri Crichi

Secondo l’Italian Resuscitation Council (IRC) “La morte cardiaca improvvisa è uno dei principali problemi della sanità mondiale. Almeno 700.000 persone in Europa e negli Stati Uniti perde la vita ogni anno a causa della morte cardiaca improvvisa con la rianimazione cardiopolmonare (RCP) portata a termine senza successo. Lo stesso problema è presente anche nel resto del Mondo, ma non è ancora supportato da numeri specifici”.

Per questo motivo l’IRC, con il supporto dell’OMS, sostiene fortemente il progetto “kids save lives” basato sull’insegnamento delle manovre di RCP (rianimazione cardio polmonare) in età scolastica ed in particolare sopra i 12 anni di età.

Lo scopo è proprio quello di trasmettere agli alunni queste importanti nozioni, così che essi possano condividerle con amici e parenti al di fuori del perimetro scolastico migliorando pertanto la sopravvivenza delle persone che sono state colpite da infarto cardiaco acuto. Considerando che il 70% degli arresti cardiaci avviene in presenza di qualcuno che potrebbe iniziare la RCP, e che solo nel 15% dei casi effettivamente essa viene iniziata dai presenti, c’è sicuramente tanto lavoro da fare. In Italia oggi giorno, sono da ritenersi ancora troppo poche le adesioni al progetto “kids save lives”, soprattutto se guardiamo ai sorprendenti risultati raggiunti negli ultimi dieci anni grazie alle adesioni al progetto degli altri paesi del Nord Europa come la Danimarca.

In Calabria si è fatto un piccolo passo avanti grazie all’iniziativa portata avanti dall’ASP di Catanzaro di introdurre la figura dell’infermiere scolastico negli Istituti Comprensivi del territorio, attraverso la quale si è potuti agire su più fronti.

La figura è stata creata inizialmente per offrire sostegno di tipo Igienico-sanitario di prevenzione dei focolai da infezione da virus Sars-coV-2 nelle scuole, eseguendo tamponi rapidi naso-faringei in caso di sospetta positività di un docente/alunno o accertata positività di un contatto stretto, evitando molto spesso di chiudere intere classi e creando così proprio un link tra scuole di ogni ordine e grado e Azienda Sanitaria Provinciale.

Nei diversi plessi scolastici dell’IC Cropani – Simeri Crichi ad essere presente è la dott.ssa Anna Chiara Colosimo, infermiera professionale che dal mese di dicembre presta il suo prezioso servizio tra alunni e insegnanti.

«Sono felice di affermare che la mia esperienza presso l’I.C. Cropani-Simeri Crichi si è di molto ampliata rispetto al compito iniziale – ha affermato l’infermiera Colosimo – grazie soprattutto alla disponibilità della preside e degli insegnanti, si è potuto affrontare nel dettaglio con gli alunni il problema “Covid” per conoscerlo meglio». In particolare, Colosimo ha spiegato come fondamentale sia stato far capire ai ragazzi le norme di corretta prevenzione e perché sia importante vaccinarsi, «ma soprattutto – ha aggiunto – si è potuto agire su più piani riguardo alcuni problemi di salute che docenti ed alunni hanno al fine di risolverli. Infine agli sgoccioli dell’anno scolastico si è riusciti anche ad aderire al progetto “kids save lives” in tutti i plessi di scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo, per un totale di 14 classi».

L’auspicio dell’infermiera scolastica è quello che si possa continuare a trattare questo argomento in tutte le scuole catanzaresi già a partire dal nuovo anno scolastico «perché non si è mai troppo piccoli per salvare vite».

I ragazzi del plesso di Soveria con l’infermiera Colosimo

Pubblicato da Redazione

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