Life, il sogno è realtà. Storia di una promozione

Festeggiamenti nel post partita dopo una vittoria interna al “Comunale”

Si attendeva soltanto la pronuncia finale del Comitato Regionale sulle classifiche dei campionati dilettantistici calabresi per compilare la classifica finale del girone F di terza categoria e chiudere in via definitiva il campionato. Se già la Life aveva ottenuto la certezza della promozione in seconda categoria, ora si conosce anche la posizione di classifica in virtù della quale i bancoverdi hanno centrato l’obiettivo rincorso da tre anni.

Nonostante i ragazzi di mister Alberto abbiano mantenuto per tutto il campionato prematuramente interrotto l’imbattibilità e il primato di classifica l’algoritmo matematico ha spinto in vetta alla classifica, seppure con una distanza di centesimi di punto, il rivale Belcastro, artefice di un grandissimo campionato in cui ha sempre morso le caviglie dei biancoverdi, premiato per la media punti in proporzione alle partite giocate.

Mister Alberto, alla sua seconda stagione sulla panchina della Life

Ma la matematica non può assolutamente screditare il lavoro di mister Alberto, il quale a inizio stagione si era visto rinnovata la fiducia della dirigenza e aveva contribuito a rinnovare l’organico della squadra con l’obiettivo di ridare smalto a una Life che veniva da una stagione sottotono e che cercava con insistenza il salto di categoria, e dei suoi ragazzi che guidati dalla leadership silenziosa ma carismatica di capitan Catizone, trascinati dalle reti della coppia del gol Belcamino-Dolce (vicecapocannoniere del girone F con 14 reti all’attivo) e protetti dal fortino difensivo sorretto da Nagero e compagni hanno chiuso il campionato con 36 punti in 14 partite giocate. Anche i numeri danno ragione ai reparti, infatti la Life ha chiuso il campionato con il miglior attacco e la seconda miglior difesa: sono ben 46 i goal segnati e appena 16 quelli subiti.

Il bomber biancoverde David Dolce, vice-capocannoniere del girone F con 14 marcature

Ripercorrendo la cavalcata che ha portato la Life alla promozione in seconda categoria, interrottasi con il pareggio interno contro il Petronà del 29 febbraio, preme subito sottolineare l’atteggiamento da schiacciasassi dei biancoverdi che hanno chiuso il girone d’andata con 10 vittorie consecutive a punteggio pieno.
La stagione comincia con il 2-0 casalingo ottenuto contro il Palermiti in un’atmosfera solenne dai ragazzi guidati dalla piccola grande Martina, sempre presente nel cuore di calciatori, società e tifosi.
Dopo la vittoria interna con il Tiriolo i ragazzi di mister Alberto affrontano un dispendioso tour de force che li vede impegnati nel giro di soli 6 giorni nelle lunghe trasferte di Petronà e Maida e nel match casalingo contro il Martelletto Settingiano ed è in queste circostanze che la Life dimostra che il salto di categoria è alla sua portata, in quanto porta a casa 9 punti rifilando 5 reti ciascuno alle prime due compagini e affermandosi con un netto 3-0 sulla squadra del Corace.

La prima partita di campionato, giocata nel segno di Martina

Conclusa la “6 giorni di fuoco” i biancoverdi possono rifiatare osservando il turno di riposo, per affrontare la domenica successiva, prima della sosta natalizia, quella che si dimostrerà la partita più combattuta del girone, vinta in rimonta 2-3 contro un Vena di Maida spavaldo e mai arrendevole.
Smaltita la sosta natalizia la Life affronta i due fanalini di coda Cropani (sbarazzato 6-0) e Soveria, nel sentito “derby del Simeri” vinto in trasferta 1-3, per proiettarsi verso la sfida più attesa del girone, lo scontro diretto del Comunale contro il Belcastro.
Il match è sicuramente la partita più avvincente dell’intero campionato, con ben 7 reti segnati, dove la Life s’impone 4-3 e stacca in classifica la diretta contendente alla vetta, convincendo anche i più scettici che la promozione è obiettivo sempre più concreto. Il girone d’andata si conclude con la vittoria sul Pontegrande e con i 30 punti in classifica, record assoluto per la Life al terzo anno di attività agonistica.

Il capitano Catizone festeggia al Federale, dove la Life chiude il girone d’andata con 10 vittorie consecutive

Il primo stop arriva tuttavia nella prima giornata di ritorno, dove sul difficilissimo campo di Palermiti la Life soffre, riesce ad andare in vantaggio ma si vede raggiungere dai padroni di casa che riescono a strappare un pareggio interrompendo la striscia di vittorie consecutive. La Life si consola nel turno successivo, massacrando calcisticamente il Maida con un sonoro e inequivocabile 7-1 per poi chiudere la stagione con i due pareggi ottenuti a Tiriolo e in casa contro il Petronà.

Il rigore calciato da David Dolce durante l’ultima partita prima della sospensione del campionato

Ed è proprio nel momento in cui il campionato entra nel vivo, con la rivale Belcastro a un solo punto dalla vetta, la Life viene fermata da un avversario decisamente più ostico, un avversario che non può essere sconfitto su un campo di calcio, un avversario capace di tenere sotto scacco addirittura il mondo intero, un avversario che ha portato via anche i nostri più banali gesti quotidiani, come esultare e abbracciarsi per un gol o stringere la mano all’avversario. In un delicato contesto simile anche la schiacciasassi Life si è ritrovata schiacciata, così come tutte le altre squadre, dal Covid-19 e dal conseguente blocco dei campionati, inizialmente fissato entro un termine indeterminato e divenuto poi definitivo.

Giocatori, staff tecnico e dirigenza protagonisti della stagione 2019/20 culminata con la promozione in seconda categoria

Certo, avremmo tutti quanti potuto assistere a un finale di stagione più avvincente e godere delle emozioni che solo al termine di un’intensa partita si possono avvertire, quando il sudore lascia spazio alle lacrime di gioia, le maglie dei giocatori sono un tutt’uno con quelle dei tifosi, e anche le più stonate urla di gioia diventano una sinfonia, ma i risultati hanno ripagato comunque i sacrifici e le capacità della squadra di mister Alberto che ha comunque raggiunto la seconda categoria, seppure con un sapore diverso, con la speranza di poter presto festeggiare magari un altro salto di categoria insieme ai tifosi, subito dopo il triplice fischio finale dell’arbitro e non dopo la snervante attesta di un freddo verdetto.

Pubblicato da Francesco Antonio Pollinzi

Caporedattore centrale.