Le rubano la carrozzina per la spiaggia. Comunità attonita per il vile gesto ai danni di Martina

Paola e Martina in acqua a Simeri Mare

Avrebbe dovuto essere una semplice giornata da trascorrere al mare quella di giovedì 29 Agosto 2019, per Martina e la sua mamma Paola. Ma così non è stato.

Martina è affetta da tetraparesi distonica ipotonica grave che non le consente di camminare, manipolare gli oggetti e parlare. Questa sua disabilità di certo non ha rappresentato un limite né per la sua intelligenza né per il suo riuscire a comprendere ciò che le accade intorno, in particolare grazie alla sensibilità di cui è dotata, quella stessa sensibilità di cui è stato privo colui il quale le ha rubato la sedia a rotelle che permetteva a lei e a chi si prendeva cura di lei di raggiungere il mare.

Ebbene sì, ormai dal 2011, la famiglia di Martina trascorre le proprie vacanze al Lido Babylas di Simeri mare, e da tre anni aveva acquistato per lei una sedia a rotelle per evitarle il disagio di essere trasportata a braccio con l’aiuto del bagnino. Solitamente ogni mattina Paola e Martina arrivano al mare, il bagnino l’accompagna sotto l’ombrellone e quando arriva il momento di andare in acqua la trasferiscono su questa sedia a rotelle, ma dopo tre anni questo non è accaduto a causa del furto della sedia, avvenuto probabilmente nella notte.

La sedia veniva lasciata vicino l’ombrellone senza catene o altre misure di sicurezza, certi che nessuno avrebbe mai potuto rubarla, consapevoli del fatto che nessuno sarebbe arrivato a privare di un oggetto così essenziale una persona che si trova in una condizione di disabilità. Ma così non è stato.

Il furto di questa sedia per Martina è stato il simbolo della privazione di un suo momento di felicità e di libertà, mentre fa il bagno, da quella sua condizione che la limita in azioni che per altri possono risultare banali e “normali” perché per lei invece sono speciali e possono significare una piccola conquista di indipendenza e di liberazione da tutto ciò che quotidianamente deve essere aiutata a compiere.

In tanti, privati ed associazioni, si stanno stringendo in un abbraccio caloroso e dispiaciuto attorno a Martina ed alla sua mamma, avanzando molteplici richieste per l’acquisto di una nuova carrozzina. Richieste che Paola ha fortemente apprezzato e ringraziato quanti hanno avuto questa sensibilità, rifiutando altresì le stesse, ma sicura di aver trasmesso alla comunità il suo grande dolore per l’accaduto.

C’è una certezza. Mentre Martina è stata privata di un oggetto che può essere riacquistato, la persona che ha compiuto questo vile gesto ha perso in parte ciò che non potrà più acquistare: la sua umanità.

Pubblicato da Maria Teresa Pisano

Redattrice